Roma. La chiusura dei tribunali abruzzesi va prorogata. E’ l’appello bipartisan lanciato dai parlamentari abruzzesi in una conferenza stampa convocata a Palazzo Madama alla presenza di diversi sindaci ed esponenti politici del territorio. In pratica, rappresentanti di tutti i partiti chiedono alla Commissione Bilancio del Senato di ammettere i loro emendamenti che salvano queste Corti al decreto milleproroghe. Una iniziativa che raccoglie un’istanza che viene dal territorio, colpito sin dal 2009 dall’emergenza terremoto.
Di fatto si chiede di mantenere in vita i tribunali di Sulmona, Vasto, Avezzano e Lanciano. “Questi tribunali – osserva Paolo Arrigoni, senatore della Lega, coordinatore regionale di Noi Con Salvini Abruzzo – oltre a rappresentare presidii di sicurezza e legalità, sono anche polmoni importanti dal punto di vista economico per quei territori così drammaticamente colpiti”. Secondo Stefania Pezzopane (Pd), chiudere queste sedi giudiziarie “vorrebbe dire costringere tantissimi cittadini a patire disagi enormi. E’ necessario – aggiunge Pezzopane – che il governo riveda la sua linea in tema di geografia giudiziaria”. Durante la conferenza stampa, lo stesso Arrigoni riferisce di voci secondo cui il governo starebbe pensando ad accogliere questa richiesta, non nel milleproroghe, ma nel futuro decreto terremoto. Ipotesi contro cui s’è scagliato il deputato Ap Filippo Piccone: “Sono molto preoccupato da queste voci perchè vedo il rischio che il governo voglia solo prendere tempo. Il milleproroghe è il luogo perfetto per accogliere la nostra richiesta. Quindi o ora o mai più”. All’iniziativa hanno partecipato anche Paola Pelino (Fi), Maurizio Bucarella (M5s), rappresentanti della Regione Abruzzo e diversi amministratori locali, i sindaci di Avezzano, Luco dei Marsi, Celano,Tagliacozzo, Sante Marie, Bugnara, Goriano Sicoli, Castelvecchio Subequo della provincia di L’Aquila, il vice sindaco di Lanciano e quello di Vasto per la provincia di Chieti.