Avezzano. Gianni Letta “sposa” la causa dei tribunali abruzzesi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto: l’illustre politico marsicano, già sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri dei governi Berlusconi, in trasferta in città, dove ha incontrato il coordinatore del gruppo di lavoro in difesa dei tribunali, Gianni Di Pangrazio, e il presidente dell’ordine degli avvocati, Franco Colucci, si impegnerà in una “moral suasion” verso il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, e il ministro della giustizia, Marta Cartabia, affinché l’operazione proroga torni in carreggiata e le carenze di organico del personale amministrativo in via Corradini vengano superate.
“Il sostegno di una personalità di primo piano nel panorama nazionale come Gianni Letta”, afferma Di Pangrazio dopo l’incontro a tre all’ex Montessori, “è un aiuto prezioso che va nella giusta direzione. Per centrare l’obiettivo è fondamentale il sostegno di tutti coloro che hanno a cuore la tutela dei territori. Avanti tutta, quindi, nella speranza che la presidente Casellati, anche con l’autorevole spinta di Letta, assegni subito il disegno di legge Caliendo alla commissione giustizia in sede deliberante” per mantenere in vita i tribunali oltre il 14 settembre 2022”.
La speranza di salvare i tribunali, quindi, resta alta. “Nell’incontro di grande cordialità con Gianni Letta, una persona seria e disponibile”, commenta il presidente dell’ordine degli avvocati Colucci, “oltre alla necessità della proroga di chiusura dei tribunali, abbiamo affrontato il problema legato al personale amministrativo che non viene rimpiazzato. Una situazione che sta portando ad forte un depauperamento dell’operatività del palazzo di giustizia. E’ fondamentale ripristinare l’organico ormai sotto al 40%. Letta ci ha assicurato che ne avrebbe discusso con il guardasigilli, mentre si è detto fiducioso sulla proroga”.
Il disegno di legge trasversale mirato a mantenere i tribunali in vita fino a settembre 2024, stralciato dalla presidente di Palazzo Madama, è stato riproposto dai senatori con l’obiettivo di farlo assegnare alla commissione giustizia in sede deliberante. Una strada in salita finora. La speranza, quindi, è che la spinta del potente marsicano Letta spiani la via verso la proroga.