Avezzano. E’ stato convocato il Comitato per la salvaguardia del tribunale di Avezzano. L’ordine dei commercialisti presieduto da Valerio dell’Olio ne aveva sollecitato la convocazione nei giorni scorsi. L’organismo torna ora a costruire una strategia per la salvezza della struttura giudiziaria marsicana. In questi giorni, infatti, è all’esame del Parlamento il “decreto sisma” con il quale potrebbe essere disposta la proroga della sospensione.
La recente visita in tribunale del presidente della Regione, Marco Marsilio, accompagnato dai consiglieri regionali marsicani, ha consentito di riportare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica marsicana il problema della sopravvivenza della struttura.
“Gli avvocati hanno voluto sottoporre all’attenzione del vertice della Regione e dei consiglieri regionali del territorio”, ha affermato il presidente dell’ordine, Franco Colucci, “il testo di una proposta di legge del consiglio regionale per arrivare a una nuova organizzazione dei tribunali e delle procure e quindi al definitivo salvataggio dei tribunali soppressi. C’è stato l’impegno, peraltro già concretizzato nei primi passi dell’iter amministrativo in consiglio regionale, di approvare in Abruzzo la proposta di legge e di attivarsi con altre regioni interessate, per sollecitare la condivisione della iniziativa. La novità della proposta”, spiega Colucci, “consiste nell’accollo delle spese, escluse quelle del personale statale in servizio, a carico dei Comuni e degli enti locali, cosa di cui la stampa ha già dato notizia”.
“A questa riunione”, sottolinea Colucci, “seguirà ora la convocazione del “Comitato per la salvaguardia del Tribunale”, riunitosi più volte e costituito dai rappresentanti di tutte le categorie professionali, associazione e Comuni, presieduto dal decano del Foro avezzanese, Giancarlo Cantelmi ed esistente già dal 2015, circostanza ignorata da chi si interessa della “vicenda tribunale” solo occasionalmente e per interessi personali.
Come più volte detto e sostenuto”, aggiunge, “gli avvocati marsicani ritengono che il problema della sopravvivenza del Tribunale non sia solo di una categoria ma di tutta la Marsica e che solo con l’unione di “tutti “ il problema potrà risolversi positivamente. In passato vi è già stata la partecipazione, qualificata e determinata, dei Comuni, ordini professionali ed associazioni, ma ora si deve fare di più per poter giungere nell’immediato ad una sospensione del provv.to di soppressione del Tribunale “ sine die “, e nel prosieguo ad una legge definitiva sulla geografia giudiziaria che ne sancisca il definitivo salvataggio”.