Avezzano. “Se il terremoto è passato per L’Aquila, tant’è che alcuni colleghi del capoluogo ritengono oggi di dover fare gli avvocati senza dimora, ad Avezzano che sono quasi cent’anni che il terremoto ha lasciato il suo drammatico segno, alcuni personaggi rischiano di voler far chiudere il terzo Tribunale d’Abruzzo come indice statistico in tema di produttività, sol perché non siamo Provincia”. Lo affermano gli avvocati Alfredo Iacone e Roberto Verdecchia, rispettivamente consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, alla luce dei rischi di chiusura del tribunale della città, uno dei più produttivi della Regione. “Se già in svariati Consigli Comunali e da ultimo quello del 13 luglio, come consiglieri comunali con espressa delega del Sindaco alle problematiche della Giustizia, abbiamo sollecitato un incontro con il Presidente facente funzione, incontro ottenuto e svoltosi in data 29 luglio, dove il Sindaco ha potuto prendere visione delle carenze strutturali e di personale del ns. Tribunale, la guardia non va abbassata, anzi a seguito dei tagli “”lacrime e sangue”” dell’ultima manovra del Governo, ove il Vice Presidente del CSM Dr. Vietti con innaturale solerzia e tempestività richiede espressamente un ulteriore stretto giro di vite finalizzato alla chiusura dei Tribunali non capoluogo di Provincia, tra cui il nostro”. “La noncuranza”, continuano i due consiglieri, “e la bassa attenzione mostrata dall’organo istituzionale del C.S.M. sia per la nostra regione che per la nostra istituzione cittadina, impone una attenta vigilanza ed un deciso intervento delle istituzioni competenti. Di certo non staremo a guardare, ma saremo ad essere promotori di incontri con le Autorità Ministeriali preposte all’audizione nell’immediatezza stante il prossimo dibattito in sede parlamentare in data 22 agosto, senza alcuna distinzione di colore politico, il tutto previo concerto con il Consiglio dell’Ordine e degli ulteriori organismi esistenti ed attenti a tali problematiche di settore. Stimoleremo la gente marsa, così è stato per l’Ospedale Civile di Avezzano a non farci rendere il Tribunale subprovinciale o addirittura smembrare del tutto, a tutela di quello che i nostri “padri” con il loro certosino lavoro hanno creato e messo a disposizione dell’intera comunità una istituzione finalizzata al rispetto dei diritti del cittadino e per la tutela della libertà dell’individuo”.