Avezzano. Stop degli avvocati del Foro di Sulmona alla fusione con Avezzano per salvare i due tribunali. Dopo la manifestazione di Avezzano, che ha visto la partecipazione di circa mille persone, arriva il no all’accorpamento con la struttura di Sulmona dagli avvocati della Valle Peligna. Nel corso del comizio davanti al Tribunale, il presidente dell’ordine di Avezzano, Giovanni Colucci, aveva sostenuto che c’era già l’ok degli avvocati di Sulmona a fondere le due strutture a favore di quella marsicana. Gli avvocati di Sulmona smenttiscono tale posizione dicono no a tale ipotesi. Il presidente dell’ordine degli avvocati, Giovanni Colucci, ha annunciato che si cerca anche la soluzione alternativa, cioè l’accorpamento con il tribunale di Sulmona che eviterebbe lo smantellamento. “Questa” ha affermato, ” deve essere una battaglia di tutti i cittadini. Stiamo studiando anche una soluzione alternativa come l’accorpamento volontario, e gli avvocati di Sulmona hanno già dato l’ok. Purtroppo i politici della Valle Peligna continuano ad avversare questa soluzione”. «Nel corso di un incontro informale tenutosi il 21 dicembre», affermano il presidente Gabriele Tedeschi e il segretario Piercarlo Cirilli, «e promosso dall’avvocato Colucci con un invito al quale, per garbo, abbiamo ritenuto di dover aderire, si è parlato della situazione dei fori a rischio soppressione con uno scambio di idee, restato sul piano della estrema genericità, riguardante le strategie da adottare per evitare la soppressione dei rispettivi presidi giudiziari. Peraltro», continuano gli avvocati di Sulmona, «di tale scambio di idee l’assemblea degli avvocati di Sulmona è stata puntualmente e fedelmente informata in il giorno successivo, senza che l’assemblea abbia, direttamente o indirettamente, preso posizione al riguardo. La linea dell’Ordine degli avvocati di Sulmona», chiariscono, «è univoca, resta quella già delineata e concordata con l’assemblea degli avvocati. L’unico obiettivo per il conseguimento del quale si sta lavorando è quello di scongiurare la soppressione del Tribunale di Sulmona».