Avezzano. La Legge delega non lascia margini per salvare Il tribunale di Avezzano, ma la soluzione potrebbe essere una lotta insieme a quello di Sulmona. E’ quanto emerso nel corso dall’assemblea di ieri mattina organizzata dagli avvocati. «Da soli si muore, l’unica speranza per il Tribunale è una battaglia unitaria». Lo ha affermato il componente del Consiglio superiore della magistratura, Paolo Auriemma, arrivato nella Marsica insieme al collega del Csm, Alessandro Pepe. La legge delega, secondo gli interventi degli esperti che hanno parlato davanti alla platea del Castello Orsini gremita, non lascerebbe scampo al Tribunale di Avezzano. Nonostante i numeri siano a favore della struttura giudiziaria di Avezzano, i margini per evitare la chiusura sarebbero molto limitati. La legge prevede infatti massimo tre tribunali per ogni Corte d’Appello. Tutto ciò nella provincia dell’Aquila significherebbe la chiusura sia della struttura di Avezzano, sia di quella a Sulmona. La Legge parla però anche di possibili accorpamenti e revisioni di strutture contigue. Per questo motivo una chances potrebbe essere fare gioco di squadra con Sulmona. C’è però anche chi non la pensa così, come il sindaco Antonio Floris secondo cui «fare battaglie comuni potrebbe portare ad affondare insieme visto che non viaggiamo tutti nella stessa classe». Nell’assemblea organizzata dagli avvocati presieduti da Giovanni Colucci e Leonardo Casciere, hanno preso la parola il sostituto Guido Cocco, in rappresentanza del procuratore Vincenzo Barbieri, che ha evidenziato la necessità di potenziare la struttura, e il presidente del Tribunale, Eugenio Forgillo, che ha illustrato gli assurdi tempi di percorrenza dalla Marsica all’Aquila in caso di chiusura. In linea con l’ipotesi di trovare una soluzione senza azioni estremiste e di chiusura anche il senatore Luigi Lusi (Pd) secondo cui «questa non è una battaglia che si vince con i numeri perché se si prende in considerazione la Legge delega non ci sarebbe nemmeno più dibattito». «Una battaglia a tutela dell’avvocatura», ha aggiunto Lusi, che è anche avvocato, «è già una sconfitta, ma deve essere dei cittadini, dei dipendenti, e anche degli gli avvocati». «Se consideriamo i numeri», ha affermato il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, «la provincia è qui, ma ogni volta ci troviamo sempre a combattere una nuova battaglia contro i tagli. Questa è solo l’ultima, ma dobbiamo provarci. Purtroppo», ha aggiunto, «è cambiato lo scenario politico. Tempo fa abbiamo parlato con due ministri della Giustizia in pochi mesi ed eravamo moderatamente ottimisti. Oggi la politica incide meno anche se il governo Monti sembra sia partito con un’autonomia assoluta, ma pian piano abbia dovuto cominciare a fare i conti con la politica a cui non può essere sordo. E’ necessario, però, coinvolgere gli imprenditori che devono stare al fianco degli avvocati». Ha poi annunciato un incontro con l’avezzanese Gianni Letta.
Avezzano. La Legge delega non lascia margini per salvare Il tribunale di Avezzano, ma la soluzione potrebbe essere una lotta insieme a quello di Sulmona. E’ quanto emerso nel corso dall’assemblea di ieri mattina organizzata dagli avvocati. «Da soli si muore, l’unica speranza per il Tribunale è una battaglia unitaria». Lo ha affermato il componente del Consiglio superiore della magistratura, Paolo Auriemma, arrivato nella Marsica insieme al collega del Csm, Alessandro Pepe. La legge delega, secondo gli interventi degli esperti che hanno parlato davanti alla platea del Castello Orsini gremita, non lascerebbe scampo al Tribunale di Avezzano. Nonostante i numeri siano a favore della struttura giudiziaria di Avezzano, i margini per evitare la chiusura sarebbero molto limitati. La legge prevede infatti massimo tre tribunali per ogni Corte d’Appello. Tutto ciò nella provincia dell’Aquila significherebbe la chiusura sia della struttura di Avezzano, sia di quella a Sulmona. La Legge parla però anche di possibili accorpamenti e revisioni di strutture contigue. Per questo motivo una chances potrebbe essere fare gioco di squadra con Sulmona. C’è però anche chi non la pensa così, come il sindaco Antonio Floris secondo cui «fare battaglie comuni potrebbe portare ad affondare insieme visto che non viaggiamo tutti nella stessa classe». Nell’assemblea organizzata dagli avvocati presieduti da Giovanni Colucci e Leonardo Casciere, hanno preso la parola il sostituto Guido Cocco, in rappresentanza del procuratore Vincenzo Barbieri, che ha evidenziato la necessità di potenziare la struttura, e il presidente del Tribunale, Eugenio Forgillo, che ha illustrato gli assurdi tempi di percorrenza dalla Marsica all’Aquila in caso di chiusura. In linea con l’ipotesi di trovare una soluzione senza azioni estremiste e di chiusura anche il senatore Luigi Lusi (Pd) secondo cui «questa non è una battaglia che si vince con i numeri perché se si prende in considerazione la Legge delega non ci sarebbe nemmeno più dibattito». «Una battaglia a tutela dell’avvocatura», ha aggiunto Lusi, che è anche avvocato, «è già una sconfitta, ma deve essere dei cittadini, dei dipendenti, e anche degli gli avvocati». «Se consideriamo i numeri», ha affermato il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, «la provincia è qui, ma ogni volta ci troviamo sempre a combattere una nuova battaglia contro i tagli. Questa è solo l’ultima, ma dobbiamo provarci. Purtroppo», ha aggiunto, «è cambiato lo scenario politico. Tempo fa abbiamo parlato con due ministri della Giustizia in pochi mesi ed eravamo moderatamente ottimisti. Oggi la politica incide meno anche se il governo Monti sembra sia partito con un’autonomia assoluta, ma pian piano abbia dovuto cominciare a fare i conti con la politica a cui non può essere sordo. E’ necessario, però, coinvolgere gli imprenditori che devono stare al fianco degli avvocati». Ha poi annunciato un incontro con l’avezzanese Gianni Letta.