Avezzano. Il decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha spento ogni speranza di sopravvivenza del Tribunale di Avezzano e non ha salvaguardato nemmeno la minima aspettativa in merito alle proposte formulate, in questi mesi di lunga trattativa e protesta con i funzionari del Ministero della Giustizia e condotte dal mondo politico e dai rappresentanti dell’avvocatura degli ordini Forensi. Ora a lanciare l’allarme è la camera penale di Avezzano che prevede un blackout e un intasamento totale appena i procedimenti da Avezzano saranno trasferiti all’Aquila. «Sono convinto», ha affermato il presidente Leonardo Casciere, «che nell’arco di un anno tutto sarà intasato perché portiamo un carico di lavoro eccessivo e L’Aquila non potrà reggere l’impatto. La delega non poteva essere esercitata, ma andavano aspettati tre anni. Sono andati oltre la decisione del parlamento. Il tribunale di Avezzano», ha spiegato, «vive una situazione completamente diversa dagli altri e L’Aquila si troverà di fronte a una difficoltà estrema. Questo», ha avvertito, «è il momento in cui bisogna cominciare a prendere posizione e mi chiedo la politica dov’è. Se un cittadino deve richiedere un certificato da una località periferica della Marsica, dovrà andare fino all’Aquila, con ore di viaggio e con una spesa non indifferente. Bisogna cominciare a fare una battaglia seria». Ora, in attesa del consiglio straordinario aperto convocato dal sindaco Gianni Di Pangrazio e che si terrà in Tribunale il 16 luglio, la camera penale si prepara alla mobilitazione perché «bisogna alzare il livello di guardia». Destinati alla chiusura saranno 37 tribunali italiani, che, sulla base dei criteri della delega per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, saranno soppressi in tempi brevi. Il tribunale di Avezzano copre un bacino di oltre 130mila abitanti. E’ il terzo d’Abruzzo per mole di lavoro tra gli otto in funzione, a parità con Chieti e subito dopo Pescara e Teramo. Intorno al tribunale gravita gran parte dell’economia di Avezzano e della Marsica. Opera in un vasto territorio che va dalla provincia di Caserta a tutta la provincia dell’Aquila. l’organico comprende 16 magistrati, 11 del tribunale e 5 della Procura. Ogni anno vengono portati a giudizio circa 15.000 processi di cui ben 5000 penali. Gli avvocati e i praticanti del foro di Avezzano sono in totale circa 1.200.