Avezzano. La classifica stilata dal CSM, pubblicata da noi in esclusiva un paio di giorni fa (articolo disponibile qui), ha destato parecchio clamore in città. Il tribunale marsicano si è classificato al quinto posto in Italia, tra i 49 tribunali italiani che risultavano più lenti della media nazionale a smaltire i fascicoli arretrati.
A difesa del presidio avezzanese si sono immediatamente schierati Roberto Di Pietro, presidente dell’ordine degli avvocati (articolo disponibile qui), e il sindaco Giovanni Di Pangrazio (articolo disponibile qui), che hanno giustificato la cattiva posizione con la mancanza del personale, soprattutto quello amministrativo, nonostante solo nell’ultimo anno sono state 15 le risorse inviate in ausilio del presidio avezzanese. Sempre secondo la sopracitata circolare, della task force di 60 magistrati messa a disposizione dal CSM per smaltire gli arretrati, ad Avezzano (5° in classifica per inefficienza) ne spetterà soltanto uno, mentre al tribunale di Patti (2° in classifica) ne verranno inviati 4, a Nocera Inferiore (3° in classifica) ne verranno inviati 5, e a Vibo Valentia (4° in classifica) 2.
Ma la situazione del tribunale di Avezzano non è stata sempre così negativa, anzi tutt’altro. il civile è stato perfettamente in linea con la media nazionale fino al 2018, per poi iniziare una fase calante che è durata fino ai giorni nostri. Il penale, invece, è andato a gonfie vele negli anni 2012, 2013 fino al 2014, mentre negli ultimi dieci anni lo smaltimento dei fascicoli è notevolmente peggiorato. Il problema più grande, al momento, sono i fascicoli pre 2021, quelli più attenzionati dalle statistiche del CSM, e che servono per sbloccare i fondi del PNRR a livello nazionale.
A questo punto, numeri alla mano, analizziamo quali possono essere le maggiori criticità del tribunale avezzanese. Uno dei problemi più grandi è di certo il turnover a cui sono sottoposti i magistrati. La vicinanza del tribunale di Avezzano a Roma crea non pochi disagi di organico, perché ogni volta che vengono trasferiti, a Roma o da Roma, e questo accade soprattutto con i magistrati più giovani, ci vogliono diversi mesi prima che i nuovi arrivati riescano ad essere pienamente operativi, e quindi il numero degli effettivi scende di alcune unità.
Ma il fattore che forse oggi influisce di più sulle prestazioni negative del presidio avezzanese, è la mancanza di una figura chiave, quella del direttore amministrativo, che svolge un ruolo cruciale nella gestione operativa e amministrativa dell’ufficio giudiziario, tra cui anche la gestione del personale, l’organizzazione e il coordinamento di tutte le attività amministrative, tutte funzioni fondamentali per il buon andamento del sistema giudiziario all’interno del tribunale.
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