Avezzano. “La proroga deve essere agganciata necessariamente ad una repentina riapertura delle piante organiche, così come riconosciuto anche dal Tar”: è la richiesta del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e del neo presidente dell’Ordine degli avvocati della Marsica Roberto Di Pietro.
Il Tribunale di Avezzano, quarto per numeri e processi in Abruzzo, “è alla pari dei Tribunali medi italiani”, continua la nota, “una sede di giustizia che minore non è e che deve essere messa in condizione di operare nel pieno delle sue funzioni. A Roma si incominci subito a lavorare alla nuova riforma della giustizia nazionale, che tenga conto finalmente delle esigenze, dell’effettivo range di attività e delle peculiarità geografiche dei territori”.
Lo afferma in una nota, il primo cittadino di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, che continua: “Oggi, tra le mani, abbiamo una proroga di un altro anno, sicuramente apprezzabile, ma non decisiva e nemmeno sufficiente a colmare le lacune che ci sono. Dal Governo, abbiamo avuto delle rassicurazioni, le quali, però, ora devono trovare una via di trasformazione in atti e passaggi concreti. C’è bisogno dello scatto in più: si vada avanti con l’assegnazione urgente di magistrati e funzionari amministrativi”.
Per il sindaco di Avezzano, “la giustizia non può essere messa in stand-by”. Il neopresidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, l’avvocato Roberto Di Pietro aggiunge: “A partire da oggi, tutte le forze politiche nazionali e regionali si devono impegnare subito e concretamente, affinché si arrivi ad una soluzione definitiva con la salvezza del nostro presidio di giustizia: non si può più andare avanti con le proroghe. Il Tribunale di Avezzano”, continua, “che vanta una pianta organica di undici giudici togati, ha ad oggi tre posti scoperti, fra cui quello del Presidente: sarà nostro compito sollecitare il Consiglio superiore della magistratura affinché completi tutte le procedure necessarie per coprire i posti vacanti. Inoltre, la recentissima sentenza del Tar Abruzzo ha intimato al Ministero di prendere posizione sulla richiesta di colmare i gravi vuoti di organico”.