Tagliacozzo. Fino a 180 minuti in bus per arrivare a Roma percorrendo tutta la Tiburtina. E’ un’odissea quotidiana il viaggio dei pendolari marsicani e abruzzesi che devono raggiungere la capitale per lavoro in questi giorni. Trenitalia, infatti, ha aperto un cantiere tra le stazioni di Carsoli e Castel Mandama bloccando di fatto il trasporto ferroviario.
In sostituzione sono stati inseriti sulla linea dei bus che però non assicurano lo stesso servizio efficiente e veloce. Quelli in partenza da Avezzano sono diretti e raggiungono Roma tramite autostrada, quelli invece che partono da Tagliacozzo o Carsoli attraversano Abruzzo e Lazio attraverso la Tiburtina allungando ulteriormente i tempi di percorrenza. Un vero e proprio incubo che andrà avanti fino al 18 agosto.
“Come volevasi dimostrare, primo giorno di interruzione, e subito polemiche a non finire per la gestione dei bus sostitutivi”, ha commentato Daniele Luciani, storico pendolare, “i bus viaggiano completamente vuoti, fanno da scorta a bus semipieni, due lumache che transitano lungo la Tiburtina. A cosa servono, così sono inutili, almeno uno lo è.
Non si capisce come vengano studiati i percorsi, per Avezzano i soliti “fortunati” con bus diretti via autostrada senza soste intermedie e senza bus di scorta, quasi quasi sperano che l’interruzione duri tutto l’anno, con un’ora sono a casa. Noi “gli altri” pendolari di Tagliacozzo e Carsoli, a sorbirci tutta la Tiburtina, già intasata con i mezzi del Cotral. Percorrenza Roma-Tagliacozzo dai 120-140 minuti.
Fermate non rispettate o non fatte, sempre per colpa di Trenitalia, che fornisce dati errati ai conducenti dei bus, i quali poveracci devono sorbirsi le ingiurie dei pendolari”.