Avezzano. “In Abruzzo c’è un tema ferroviario enorme”, ha detto il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, durante il convegno organizzato dal pd Abruzzo “Le vie del futuro-infrastrutture–ferrovia-autostrade”, che si è tenuto il 17 febbraio ad Avezzano nell’ ex scuola Montessori. Il ministro ha sposato in pieno il progetto di pre-fattibilità del comitato mo.ve.te. di velocizzare la tratta ferroviaria Roma–Pescara – L’Aquila. Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti farà un grandissimo investimento sull’assetto ferroviario nazionale. In termini anche di competizione imprenditoriale, l’intermodalità è uno degli strumenti più potenti che ci siano nei paesi occidentali. L’intermodalità è ferrovia, è ultimo miglio sui porti, è grande investimento sui retroporti, che diventano i luoghi dove si riesce ad attrarre o a far crescere la manifattura nei territori.
Le risorse ci sono, ma si dovranno implementare con un progetto che rafforzi e raddoppi, laddove è necessario, tutta la tratta ferroviaria adriatica, simile a quella dell’alta capacità, detta anche alta velocità di rete, che consente da Lecce fino a Bologna di superare i 200 Km/h per restringere la distanza tra le persone, ma anche per ridurre il costo del trasporto delle merci. Nord-sud è la più grande delle disuguaglianze, est-ovest è il rischio di disuguaglianza del futuro, soprattutto quando ci sono aree montuose coinvolte in questa dinamica, come è il caso dell’Abruzzo. Il 3 marzo il Ministro De Micheli ha annunciato che siglerà un protocollo di intesa con i governatori di Abruzzo e Lazio, Marco Marsilio e Nicola Zingaretti, e l’amministratore delegato di “rete ferroviaria italiana”, Maurizio Gentile, per avviare un tavolo tecnico nei prossimi sei mesi sullo studio di fattibilità della tratta ferroviaria Pescara – Roma, che preveda il rafforzamento di alcuni tratti della ferrovia e anche l’implementazione di nuove parti della ferrovia, per consentire alle persone di raggiungere Roma e Pescara in tempi ragionevoli. In passato, per il compianto ex ministro, Remo Gaspari, la modernità era l’autostrada. Nel 2020, invece, si torna ad avere bisogno della modernizzazione dell’impianto ferroviario, come ha ricordato più volte l’ex presidente della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Questo tipo di soluzione, che potrà vedere la luce progressivamente nei prossimi anni, determinerà un incremento di opportunità dei territori attraversati da questa linea ferroviaria.
Detta vicenda deve, però, essere condivisa dai territori, perché, una volta presa la decisione, nessun governo, né regionale né nazionale, dovrà modificare la strategia riguardo alla strada ferrata, che collega l’est e l’ovest in questa area del paese . La zona economica speciale Abruzzo può collegarsi al porto di Civitavecchia. I vantaggi sarebbero enormi, come sostengono da anni gli esperti di logistica, Antonio Nervegna ed Euclide Di Pretoro, autori di molti studi su questa materia. Se il trasporto ferroviario è ancora una prospettiva tutta da realizzare e, se si vuole ridurre il trasporto su strada, bisogna sostenere le proposte di sviluppo dell’intermodalità con l’apertura di un corridoio trasversale intermodale tra la penisola iberica e l’area balcanica, passando per Lazio e Abruzzo. In questa direzione, l’ammodernamento del collegamento ferroviario Roma-Pescara diverrebbe un obiettivo strategico prioritario per l’economia dell’intero centro Italia.