Avezzano. Il console generale del Marocco, Mohamed Basri, è arrivato ad Avezzano per fare luce su una vicenda riguardante una presunta tratta di esseri umani. Il diplomatico ha incontrato il sindaco di Avezzano, Antonio Floris, per chiedere delucidazioni sulla situazione degli immigrati nella Marsica. Nei giorni scorsi due marocchini, Omar e Kalil, erano stati scoperti a vivere dentro un tunnel d’acciaio nel Fucino, in una zona del Comune di Avezzano. La questura dell’Aquila aveva accertato che i due erano arrivati in Italia pagando un corrispettivo di settemila euro a testa con la promessa di un posto di lavoro nel Fucino. Erano stati inseriti, cosi’, come collaboratori delle forze dell’ordine, in un programma di “protezione sociale”. Ora il console vuole andare a fondo nella vicenda e accertarsi sulle condizioni attuali dei due marocchini. «Dare protezione ai connazionali è il nostro lavoro», ha affermato il console, «questo è il primo caso del genere che tratto e avremo in futuro molta attenzione per quello che accade in questo territorio». Il console ha voluto incontrare prima l’avvocato dei due marocchini, Pascquale Motta, che ha permesso che la vicenda venisse alla luce, e poi gli stessi Omar e Kalil proprio nell’azienda dove lavorano. Quando se lo sono visti arrivare nello stabilimento del Fucino dove con guanti e stivali stavano lavorando non hanno creduto ai loro occhi. Solo una settimana prima vivevano nel fango ed erano clandestini e mai avrebbero immaginato di diventare tanto celebri.