Avezzano. Question Time al consiglio di Avezzano, due gli argomenti trattati: la Gielle, sulla cui controversia ha presentato un’interrogazione il consigliere Domenico Di Berardino e la situazione della Scav (Società partecipata Scav società cooperativa autoservizi Avezzano), su interrogazione del consigliere Cristian Carpineta. Sulla prima questione ha fatto chiarezza l’assessore con delega alle Società partecipate, Felicia Mazzocchi. “La situazione in cui versa la Scav, la società partecipata che si occupa del trasporto pubblico ad Avezzano, non è semplice e dimostra chiaramente che le passate amministrazioni non ne hanno avuto la “cura” che avrebbero dovuto invece averne, considerato l’importante servizio che svolge per la comunità”, ha precisato l’assessore Mazzocchi, “in questi mesi ho promosso diversi incontri con il presidente e gli altri responsabili, finalizzati all’esame della situazione economica finanziaria che si sarebbe potuta risanare qualora la società fosse stata assorbita dalla Tua (ex Arpa). Opportunità che si sarebbe potuta cogliere con un’adeguata programmazione ma ora sfumata poiché non più realizzabile per legge, considerato anche il fatto che la Scav ha la forma giuridica di una cooperativa.
Insieme al vice sindaco Emilio Cipollone ho avuto un incontro con il consigliere regionale delegato Camillo D’Alessandro, il quale, oltre a confermarci l’impossibilità dell’acquisizione da parte di Tua, ci ha annunciato la proroga della concessione per tutto il 2018, per poi procedere con un bando pubblico. La buona notizia è che il personale (si tratta di circa 20 lavoratori) confluirà nella nuova società che si aggiudicherà il bando. La Scav al momento ha dei costi che non sono coperti dai ricavi e soprattutto si trova a lavorare con un parco macchine obsoleto che andrebbe rinnovato a fronte di cui però non c’è sufficiente forza patrimoniale. È vero che il 56 per cento del capitale sociale della Scav è del Comune ma va specificato che trattandosi di una cooperativa, all’interno dell’assemblea, il voto del Comune vale uno come per gli altri partecipanti. La nostra amministrazione ha già preso l’impegno di monitorare ogni aspetto economico finanziario della cooperativa e entro il 31 dicembre dovranno risultare allineati i debiti/crediti che risultano all’azienda con gli atti del Comune».
Sulla questione relativa alla controversia con a Gielle, Fabrizio Ridolfi, assessore agli Affari Legali non ha nascosto il proprio stupore. “E’ davvero singolare che il consigliere Domenico Di Berardino chieda a noi quali azioni l’amministrazione intenda intraprendere per recuperare le somme relative alla Gielle”, ha precisato Ridolfi, “saremmo noi, semmai, a dover chiedere a lui, che in data 10 febbraio 2017, quando la Cassazione ha emesso la sentenza definitiva sulla questione, era presidente del Consiglio comunale e membro della maggioranza, cosa ha fatto materialmente da quel momento fino all’insediamento del nuovo consiglio comunale l’amministrazione di cui faceva parte. Perché tra il 10 febbraio del 2017, sentenza della Cassazione, e il mese di giugno, in cui è intervenuta la diffida del Comune, nessun altro passo è stato fatto ufficialmente per recuperare tali somme? Non occorre essere laureati in giurisprudenza per capire che la sentenza va messa in esecuzione con la necessaria tempestività e che più tempo si lascia trascorrere e minori sono le chances di ottenere il dovuto. Se la precedente amministrazione si fosse attivata immediatamente per il recupero, ad esempio anche con un sequestro conservativo, la possibilità concreta di recuperare le somme sarebbe stata maggiore. Pertanto, dovremmo essere noi a chiedere a chi ci ha preceduto e quindi era a conoscenza dell’immane carteggio intercorso tra le parti, della decina di procedure e di più di trent’anni di processi, perché si è atteso il mese di giugno 2017 per scrivere una mera letterina di diffida. Per quanto ci riguarda, abbiamo avuto pochissimo tempo per studiare una questione complessa, considerando tra l’altro che la Gielle non presenta bilanci dal 2013 e ha cambiato sede legale da Avezzano a Roma. Ben prima che il consigliere Di Berardino presentasse questa interrogazione, a novembre l’amministrazione De Angelis si era attivata deliberando di affidare un incarico stragiudiziale a un avvocato esterno per lo studio della complessa questione, salvo poi conferire tale compito all’avvocato Guido Blandini, neoavvocato del Comune con determinazione a firma del sindaco del 1 dicembre 2017, ovvero nel primo giorno di presa servizio dello stesso, a conferma dell’importanza attribuita a tale vicenda e con un risparmio netto (costo zero!), visto che si decideva allo stesso tempo di non avvalersi più di un legale esterno all’amministrazione. L’avvocato Blandini, incaricato in merito alla controversia contro Gielle e anche di porre in essere tutte le azioni giudiziarie idonee a tutela dell’interesse pubblico, ha già rimesso un parere con cui consiglia all’Ente di agire per la restituzione delle somme versate dalla tesoreria a favore della Gielle, che tra l’altro ha presentato a sua volta ricorso per revocazione in Cassazione con udienza il 18 gennaio del 2017».