L’Aquila. “Prima di scrivere e dichiarare inesattezze, sarebbe necessario che Andrea Fidanza approfondisse gli argomenti sui quali decide di appuntare la sua attenzione”. Quest la risposta di Antonio Morgante, segretariato generale della presidenza della Regione Abruzzo, in merito alla questione del rimborso delle spese di viaggio per gli studenti universitari de L’Aquila sollevata da Andrea Fidanza (Pd). “Come Regione Abruzzo abbiamo da subito evidenziato l’errore in cui era incorso il governo che pretendeva la continuazione di un servizio nato in situazione di emergenza e che avrebbe dovuto essere prorogato in una situazione di ordinarietà”, ha spiegato Morgante, “impossibile. Le risorse trasferite, infatti, dovevano essere impiegate per assicurare il trasporto degli universitari attraverso linee dedicate e, in quel caso, le procedure ordinarie obbligatorie per fare una gara con tutti i crismi della legalità sarebbero durate mesi, e comunque avrebbero richiesto tempi tali a causa dei quali non sarebbe stato possibile assicurare il servizio in tempo utile per l’anno accademico 2012/2013. Così la Regione ha proposto il meccanismo del rimborso, coinvolgendo l’ADSU e l’ateneo aquilani. Attraverso questo meccanismo si è giunti a definire le spettanze del rimborso e lo scorso settembre la Regione Abruzzo ha trasferito 500 mila euro all’università affinché procedesse al pagamento degli aventi diritto. Parallelamente si va avanti con l’accettazione e l’esame delle istanze per i periodi successivi. Nei prossimi giorni l’Università procederà ai pagamenti, previa emissione di migliaia di mandati. Quest’ultima procedura richiederà ovviamente il tempo necessario da parte delle strutture amministrative dell’ateneo de L’Aquila. Quindi, in estrema sostanza, è falso che la Regione abbia bloccato i pagamenti. È falso che le risorse siano sparite. È falso che il governo abbia stanziato 5 milioni, in quanto solo grazie alle economie dell’attenta gestione delle strutture regionali si è avuta una disponibilità anche per l’anno accademico 2012/2013 (per l’anno prossimo il Ministro PD Fabrizio Barca non ha stanziato mezzo euro!). È falso che si sia scelta la via del rimborso piuttosto che quella delle linee dedicate per ragioni elettorali, perché la scelta è stata obbligata dal pressappochismo governativo. È falso che io abbia trasferito competenze, in quanto non spetta a me ma alla Giunta Regionale fare ciò. Concludo che se Fidanza, lui si, vuole iniziare la campagna elettorale per le regionali per conto del PD abruzzese in questo modo ha sbagliato completamente indirizzo, ragioni, toni e motivazioni. Un minimo di informazione preventiva gli avrebbe evitato di scrivere una tale impressionante sequela di falsità e avrebbe dimostrato di essere in grado di fare polemica politica in modo diverso da quello dei suoi “meno giovani” militanti democratici”.