Avezzano. Più bus nei territori, un’azienda regionale unica e soprattutto un solo bacino dove poter operare senza distinzione di territori. Sono queste le richieste avanzate dalle parti sociali durante l’incontro organizzato dal gruppo consiliare regionale del Partito democratico ad Avezzano. La tavola rotonda si è resa necessaria alla luce della nuova geografia dei trasporti che da qui a poco sarà disegnata dagli amministratori regionali. Una prima avvisaglia di quello che potrebbe succedere già c’è stata. L’assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra, ha infatti proposto di dividere l’Abruzzo in diversi bacini. Nulla di più sbagliato, secondo i rappresentanti dei sindacati dell’Arpa, che in questo modo temono degli squilibri interni tra i territori. Molte zone, infatti, risultano non coperte in modo adeguato dai mezzi pubblici e in altri, invece, ci sono troppi bus spesso vuoti. “La fusione delle tre società regionali dei trasporti Arpa, Sangritana e Gtm e un unico bacino sono fondamentali per rilanciare il trasporto pubblico in Abruzzo e offrire un servizio decoroso ai cittadini”, hanno precisato i rappresentanti del gruppo regionale del Partito democratico, il vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico, e i consiglieri Giuseppe Di Pangrazio e Claudio Ruffini, “come Pd abbiamo già chiesto all’amministrazione regionale di attuare la fusione ma non abbiamo avuto alcun tipo di fusione in merito. Per questo motivo”, hanno continuato, “chiederemo immediatamente la convocazione di un consiglio regionale straordinario affinchè il presidente Gianni Chiodi possa spiegarci come mai non ha ancora provveduto ad attuare la fusione. Nell’assise, inoltre, evidenzieremo anche il fatto che i quattro bacini proposti dall’assessore Morra riaschiano di mandare in passivo le società”.