Carsoli. Le vicende della linea ferroviaria Roma Pescara, o di quel che ne resta, visti i continui disagi che ogni giorno procura ai pendolari che devono raggiungere Roma per studio o lavoro sono state l’occasione per un incontro di riflessione nel convegno “Trasporti Lazio-Abruzzo, territori vicini, popoli lontani”. Negli ultimi venti anni si è assistito a un costante ridimensionamento della linea ferroviaria con la chiusura ingiustificata di numerose stazioni, taglio di tratti di binari, allungamento di tempi di percorrenza, approdo in binari secondari della stazione di Roma Tiburtina, continui disservizi e aumento vertiginoso del costo di biglietti e abbonamenti. A Carsoli, nella sala conferenze dell’Hotel Sequoie, in molti, soprattutto pendolari, hanno partecipato ai lavori del convegno. Stefania Pezzopane non si sbilancia sulla sua candidatura, forte di un consenso nei sondaggi che la vede avanti su tutti i suoi avversari e in grado di battere il Governatore Chiodi di molti punti percentuali. “Avevamo trovato con il governo Prodi 186 milioni di euro per i trasporti” dice la senatrice ma “il successivo governo Berlusconi ci ha tagliato i fondi, da quel momento in poi non si è fatto nulla”. E continua: “ho sempre avuto un rapporto serio e di attenzione per chi viaggia ogni giorno per ragioni di lavoro o di studio, cosa che non ha fatto invece l’amministrazione regionale per salvaguardare i diritti dei nostri pendolari”. E conclude: “chiunque sarà il candidato in questa competizione deve considerare prioritaria questa battaglia per i diritti dei pendolari e trovo positivo il fatto che la regione non abbia rinnovato il contratto con Trenitalia poichè potremmo essere a una svolta per il trasporto ferroviario con nuovi gestori in grado di garantire servizi migliori”. Luciano D’Alfonso ha chiaro in mente il programma da realizzare nel caso sia lui a guidare la regione. “Tutta colpa di una sciatteria che ha riguardato i più grandi problemi e i più grandi dossier dell’Abruzzo – dice mentre spiega che: “tutta la trasportistica, cioè il ferro per quanto riguarda il collegamento tra la costa e la Capitale, il collegamento del trasporto su acqua e quello aereo rappresentano la chiave di volta per lo sviluppo della nostra regione. “Occorre riconcepire per intero la trasportistica abruzzese perché la nostra regione è la piattaforma dell’Europa”. E continua: “risolvere i problemi del trasporto significa risolvere anche quelli della sanità e quelli della formazione, soprattutto universitaria. Rendere facili gli spostamenti delle persone significa poter specializzare tutta la regione e renderla competitiva”. Pensa già al suo primo impegno da Governatore e dice: “Il mio primo atto sarà una legge obiettivo regionale con al primo posto la precisazione del ruolo del capoluogo di regione, la precisazione della funzione dell’economia del cratere e la rivoluzione della trasportistica”. Parla di una zona magica Luciano D’Alfonso a proposito della Marsica che con la sua vicinanza a Roma offre tante possibilità di sviluppo per un’intera regione ed ha promesso ai marsicani un incontro con l’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti. Tra i tanti presenti anche Giovanni D’amico che parla di un effetto d’isolamento molto grave della nostra regione dovuto a tanta trascuratezza. Il sistema ferroviario abruzzese sta isolando la regione, il suo sviluppo e la sua economia, occorre agire subito. La questione va affrontata col governo nazionale ma i nostri rappresentanti evidentemente sono deboli al tavolo delle trattative. Durante i lavori del convegno sono stati analizzati i costi e la sostenibilità dei fabbisogni dei pendolari, l’attuale situazione delle ferrovie e delle reti locali dei trasporti su gomma al fine di armonizzare e rendere più efficienti i servizi. Un’occasione preziosa per analizzare punto per punto le ragioni dei tanti problemi che riguardano i trasporti nella nostra regione e per tentare di trovare le soluzioni opportune a uno stato di cose che sta esasperando i pendolari che continuano a subire e ad aspettare il miracolo.