L’Aquila. “Il progetto di fusione delle tre societa’ di trasporti abruzzesi e’ finora rimasto una chimera. Dopo annunci, slogan e promesse, il disegno di legge giace ancora da mesi in Commissione consiliare”. Lo dice il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, che chiede spiegazioni all’assessre Morra. “Anche l’unica vera legge di riforma che il centro-destra regionale avrebbe potuto mettere in campo e’ stata difatto affossata”, afferma Ruffini. “Gli attesi risparmi sui costi della politica oltre alle economie che si potrebbero registrare a favore dell’intero settore e per tutti i cittadini-utenti non viene esaminato per un solo motivo: la maggioranza ha paura di mandare a casa i componenti dei cda, i revisori dei conti, i manager, insomma le poltrone”. Per il consigliere dell’opposizione siamo di fronte ad “una situazione di stallo che fa comodo a tutti: ai politici di centro-destra che cercano di mantenere in piedi le amicizie che portano consensi, ai membri del cda a cui si allungano i tempi degli onerosi compensi. Insomma l’unica legge che farebbe davvero risparmiare risorse diminuendo i costi della politica e’ azzoppata, mentre si e’ deciso di riformare le Ater, l’Arssa ed Abruzzo Lavoro, enti dove la riduzione dei costi e’ poco incisiva. Riforme fatte per accontentare i malumori di qualcuno, per poter dire di aver eliminato gli sprechi e soprattutto perche’ c’erano i commissariamenti che ormai andavano superati”. “Nulla si dice o si fa per restringere i tempi di attuazione della riforma del Tpl nonostante gli impegni presi dalla maggioranza con la finanziaria 2011”, spiega Ruffini ricordando che i termini previsti sono ormai scaduti dal 30 di aprile 2011. “E poi che fine ha fatto il famoso tavolo pletorico istituito dall’assessore Morra per discutere della riforma?? Da mesi non si riunisce piu’, sintomo che l’importanza della riforma e’ passata in secondo piano. Invece la riforma e’ urgente, anzi urgentissima, proprio in vista del durissimo colpo mortale che la manovra 2011 infierira’ al tpl nel 2012. Un vero e proprio tsunami si abbattera’ sul trasporto pubblico tanto che gli stesi presidenti delle Regioni di centro-destra hanno minacciato lo sciopero bianco contro il Governo se rimarra’ il taglio di circa il 65 per cento del TPL. In Abruzzo il mancato trasferimento statale nel 2012 portera’ alla riduzione di ben oltre il 50 per cento della rete dei trasporti. Cosa deve fare la Regione secondo il PD? La fusione delle aziende pubblico di trasporto per liberare ben oltre 7 milioni di euro derivanti dai costi dell’apparato amministrativo delle stesse societa’; dotarsi del Piano dei Bacini per effettuare le gare entro i termini del 31.03.2012 e rientrare nelle premialita’ previste dai contributi statali; riorganizzare tutto il sistema dei trasporti regionale, razionalizzando e facendo economia sulle sovrapposizioni delle corse ma evitando al contempo di tagliare i collegamenti con le aree interne ed i servizi per gli studenti e lavoratori”.