Avezzano. “No all’isolamento dei territori delle aree interne”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio, in merito alla soppressione della corsa ferroviaria Avezzano – Roma delle ore 14.00. “Ancora una volta è chiaro il tentativo di isolare il territorio marsicano, la provincia dell’Aquila, attraverso il ridimensionamento delle corse in una tratta fondamentale che mette in collegamento Avezzano con i centri limitrofi”. “Continua il saccheggio selvaggio al territorio marsicano che abbiamo visto già spogliato, dei servizi prestati dall’ARSSA, dei servizi prestati dal Corpo Forestale dello Stato, dei servizi del consorzio industriale, della sanità, del centro smistamento merci, bloccato ormai da anni, che vede a rischio il tribunale e l’ufficio della dogana e che ora riceve l’ultimo schiaffo con il ridimensionamento del collegamento ferroviario”. “C’è da aggiungere – continua il consigliere – che il treno delle ore 14.00 rappresenta un servizio fondamentale per studenti e lavoratori pendolari che devono raggiungere le località vicine e che, al contrario, saranno costretti a un’ulteriore attesa di tre ore. Trenitalia ha affermato che la corsa è stata soppressa per motivi vari e oltretutto la corsa delle 14.00 sulla tratta Avezzano-Roma è di competenza della Regione Lazio. Per limitare il disagio, la Regione Abruzzo si è impegnata a mettere a disposizione autobus sostitutivi. Tutto ciò non basta. È di qualche mese fa, infatti, il contratto firmato tra Regione Abruzzo e Trenitalia e non si capisce come mai un servizio di tale importanza non sia stato tutelato e garantito”. “Occorre infine sottolineare l’ulteriore disagio dovuto alla dislocazione degli edifici scolastici per via dell’adeguamento sismico in atto. Tale nuova dislocazione temporanea delle sedi scolastiche, posizionate precedentemente in prossimità stazione ferroviaria e del Terminal Bus, comporterà per gli studenti un’inevitabile aumento dei tempi di percorrenza. “Anche per questo secondo motivo – afferma il consigliere – è necessario fare un punto di coordinamento per adeguare le nuove esigenze orarie degli studenti con gli attuali orari dei mezzi di trasporto, in entrata e in uscita nella città di Avezzano”. “Tale situazione risulta essere dunque la logica conseguenza di una gestione non programmata e non organizzata con ragionamento, tenendo conto che lavoratori e studenti si muovono utilizzando il servizio di trasporto pubblico e che circa cinquemila persone tra lavoratori, insegnanti e personale addetto saranno costretti a spostarsi con orari diversi dal passato. Si ha la sensazione di assistere sempre più ad una rincorsa affannata per tappare falle causate proprio dall’assenza di una seria e meditata pianificazione che ha nei suoi scopi, proprio quello di evitare disagi ai cittadini del nostro territorio”. Sullo stesso argomento è intervenuta anche Lucia Proto, Idv. “I maggiori e gravissimi disagi che in questi ultimi mesi stanno affrontando tutti i pendolari, i viaggiatori, i lavoratori e studenti che usufruiscono dei mezzi ferroviari e stradali della tratta Pescara – Roma, a causa della chiusura della Stazione Tiburtina, dell’eliminazione di molte corse ferroviarie nelle fasce di punta e della trasformazione dei percorsi dei treni in locali anziché diretti, costringono molti viaggiatori a utilizzare contemporaneamente sia il treno, sia il pullman; e quindi a munirsi di un doppio abbonamento, quello di Trenitalia e quello dell’Arpa, con relativo pesante aggravio delle spese”, ha spiegato la Coordinatrice Donne IDV Abruzzo Lucia Proto, “chiedo urgentemente che gli operatori della mobilità ferroviaria e su gomma Trenitalia e Arpa, e le Regioni Abruzzo e Lazio si accordino per emettere un tipo di biglietto di tipo integrato, e cioè un abbonamento che permetta di viaggiare in modo flessibile, su tutti i tipi di mezzi di trasporto, ferroviario e su gomma. E’ ovvio che trattandosi in maggior parte di pendolari, le relative tariffe dovranno essere mantenute nei costi attuali. Inoltre, negli ultimi anni, molti treni a percorrenza diretta si sono trasformati in locali, con relativo allungamento dei tempi di percorrenza. La Proto chiede quindi che i treni di maggiore frequentazione e quelli delle fasce lavorative che partono sia da Avezzano, sia da Pescara diventino dei direttissimi le cui fermate siano al massimo 2 e siano brevissime. Ribadisco con forza comunque l’urgenza di investire nel raddoppio della tratta ferroviaria Roma – Pescara per aiutare, non solo, gli studenti, i lavoratori e le lavoratrici pendolari della nostra Regione ma anche, per favorire lo sviluppo economico del nostro territorio”.