Pescara. “Tra i segnali poco confortanti arrivati da Salvini nella prima audizione da ministro delle Infrastrutture c’è la sua perplessità sul potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara. Un’opera che l’Abruzzo attende da anni, divenuta realtà concreta solo nel primo Governo Conte, sulla quale il neo-ministro ha annunciato un misterioso “surplus di riflessione”.
Eppure, con i 209 miliardi del Pnrr strappati all’Ue grazie alla tenacia dell’allora Premier Conte, speravamo tutti che la telenovela fosse giunta al termine, e che il collegamento da Pescara alla Capitale in sole due ore di treno potesse finalmente diventare cosa concreta nel giro di pochi anni. Un eventuale stop al progetto avrebbe ripercussioni disastrose per l’Abruzzo e per tutto il Centro Italia.
Sono già in contatto con il Commissario Straordinario dell’opera, l’Ing. Macello, per supportare e velocizzare l’incontro chiestogli dai Sindaci di Sulmona, Avezzano e Tagliacozzo, volto ad avere lumi su l’attuale stato dei lavori e chiarezza su quella che oggi è uno strumento di primaria importanza sul quale vengono riposte le speranze di una ripresa economica del territorio. I 6,5 miliardi di investimento previsti sono cruciali per questo asset infrastrutturale, valida alternativa all’attuale unica soluzione di trasporto efficiente, l’autostrada A24-A25 e renderà la vita estremamente più facile anche a tanti pendolari, eventuali battute d’arresto mettono a serio pericolo il miliardo ed oltre stanziato con fondi PNRR. Queste riflessioni che il governo intende fare devono avere assolutamente epilogo positivo: il blocco del rafforzamento della linea sarebbe un dietrofront irricevibile, e come Movimento 5 Stelle non lo permetteremo”.
Così in una nota Gabriella Di Girolamo, capogruppo M5s in commissione Lavori Pubblici al Senato.