Trasacco. E’ guerra aperta a Trasacco per un giro di delibere poco chiaro. “Due deliberazioni “diverse” della Giunta Comunale, stesso numero, stessa data, stesso argomento, disciplinano l’utilizzo della palestra della Scuola Media. Quale delle due (ma forse 3 o 4) deve ritenersi valida? Purtroppo i cittadini non potranno rivedere in streaming la vicenda”, ha spiegato il consigliere Francesco Capriotti, “non è il titolo dell’ultimo libro di Dan Brown, ma la sintesi degli avvenimenti a dir poco sconcertanti che riguardano la vita amministrativa di questo paese. Ecco i fatti! Quattro consiglieri di minoranza (Fosca, Salvi, Angelini, Capriotti) presentano venerdì 21 novembre scorso tre diverse richieste al Sindaco, per poter discutere (semplifico per evitare una terminologia poco chiara), durante il successivo Consiglio Comunale la cui data doveva ancora essere fissata, del modo in cui l’Amministrazione aveva stabilito di assegnare ad alcune associazioni l’utilizzo degli impianti sportivi di proprietà comunale e deciso di mandare via dai locali precedentemente assegnati l’associazione di Protezione Civile convenzionata con la Regione Abruzzo. Con riferimento all’utilizzo della palestra dell’edificio Scuola Media, la minoranza richiedeva di poter mettere ai voti l’annullamento della Deliberazione di Giunta Comunale n° 77 del 30-10-2014, scaricata dal sito ufficiale del Comune (chiamiamo D1 questo documento per agevolare la comprensione), in cui si stabilisce quali associazioni possono utilizzare la palestra nel periodo 2014-2015, insieme con le relative motivazioni. Lunedi 24 novembre i consiglieri ricevono la lettera di convocazione del Consiglio (per il giorno 28 Novembre) e il giorno successivo si premuniscono delle copie degli atti di Consiglio, disponibili in forma cartacea. La cartella relativa alla proposta della maggioranza di respingere la proposta di annullamento contiene anche la Deliberazione n° 77 del 30-10-2014 (che chiameremo D2 per semplificare), cioè la deliberazione che la minoranza richiedeva di annullare. Ad un’attenta lettura però si riscontrava che D1 e D2 erano diverse: stesso numero, stessa data, ma diverse. La differenza? Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione di concedere l’utilizzo alle tre società. Attenzione! Le due deliberazioni saranno pure “gemelle diverse”, ma le associazioni che possono utilizzare la palestra sono sempre le solite tre, sia nella D1 sia nella D2, mentre le altre che hanno fatto richiesta non sono state mai citate nelle deliberazioni (obiettivo raggiunto!). Allora, a quale delle due deliberazioni è necessario riferirsi per sapere come sono state scelte le tre associazioni? Basta andare sul sito ufficiale e si trova la risposta, no? No! Non si trova la risposta: le “gemelle diverse”ci sono entrambe (il giorno 28 novembre erano presenti contemporaneamente, fidatevi!) e senza istruzioni per l’uso: per esempio, che D1 debba considerarsi valida nei giorni dispari e la D2 nei giorni pari. Altra istruzione potrebbe essere: testa (D1), croce (D2) e poi lanciare la monetina in aria per stabilire a quale fare riferimento. Secondo un’altra ancora, più sofisticata e meno comprensibile, D1 e D2 si potrebbero considerare ambedue valide a seconda delle richieste dell’opposizione in Consiglio Comunale; come la natura corpuscolare e ondulatoria della luce. L’ironia rende i fatti più paradossali. Quello che è successo è però di notevole gravità; forse se ne sono accorti anche i consiglieri di maggioranza quando l’opposizione lo ha evidenziato in Consiglio Comunale. Peccato che questa volta i cittadini non possano rivedere la seduta in streaming, in quanto incomprensibilmente oscurata sul sito del Comune. Quando tanto e quando niente”.