Avezzano. “Era appeso al davanzale, ho cercato di prenderlo al volo”. A parlare è il testimone della tragedia di via Monte Grappa, in cui ha perso la vita Vittorio Emi, medico cardiologo molto conosciuto in città gettandosi dalla finestra della sua abitazione dopo aver aggredito la moglie Paola Lombardo, commerciante avezzanese proprietaria di una profumeria in centro, colpendola con tre coltellate.
Il testimone stava rientrando a casa proprio in quel momento. Antonio Bianchini, noto assicuratore della città, ha assistito alla drammatica scena e ha cercato di fare il possibile per evitarla, rischiando anche la propria incolumità.
Quando è arrivato in cortile il dottor Emi era appeso al davanzale della finestra di casa. Ormai non poteva fare più nulla per impedire al medico di volare giù che si teneva solo con le mani. Era attaccato al davanzale e pendeva dalla finestra. L’unica cosa che l’assicuratore poteva fare era quella di prendere il medico. Un tentativo disperato con il rischio di essere travolto. Dopo pochi istanti Emi si è lasciato cadere.
“Ho tentato di afferrarlo, di attutire la caduta”, spiega Bianchini, e in parte c’è riuscito. Nonostante un’altezza di circa 12 metri il medico non è morto sul colpo. E’ stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Avezzano ma è arrivato morto in ospedale.
E’ ricoverata in prognosi riservata la moglie Paola Lombardo, sottoposta ieri a un intervento chirurgico. Ha riportato ferite da arma da taglio. Le sue condizioni restano gravi ma nelle prossime ore la prognosi sarà sciolta. I fendenti inferti dal marito non hanno raggiunto punti vitali. La coppia viene descritta da chi la conosceva come unita e affiatata e lui una persona pacifica, tranquilla, di carattere posato e calmo.