Rocca di Botte. Il pubblico ministero della procura della Repubblica di Avezzano, Elisabetta Labanti, ha disposto la restituzione della salma ai familiari, della bimba di cinque anni morta oggi pomeriggio in un campo in località Camerata, a Rocca di Botte.
Una tragedia incommensurabile quella che si è consumata in un campo in disuso, in località Camerata, dove la piccola si trovava con sua madre e suo padre.
La bimba è stata uccisa dal peso di una porta di calcio che le è caduta addosso mentre stava con i genitori nel campo che si trova adiacente a un altro campo sportivo. I carabinieri della compagnia di Tagliacozzo hanno avviato una certosina indagine per cercare di ricostruire passo passo l’accaduto e soprattutto per verificare se il campo avesse o meno un cartello che vietava l’ingresso. Qualcuno parla di una recinzione e di un lucchetto ma si tratta di circostanze da verificare.
Comunque la piccola famiglia si trovava all’interno dove il padre si è ritrovato a toccare la porta, poi finita sulla bambina.
Si tratta di una famiglia originaria della provincia di Roma, della zona di Acilia, che abita nella zona sotto Casaletto. In quel campo probabilmente c’era finita per far fare una passeggiata al cane.
I sanitari della locale Croce Rossa hanno fatto di tutto per rianimare la piccola ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Sul posto è arrivato anche l’elisoccorso.
Ad accertare la dinamica dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo del nucleo radiomobile e del nucleo operativo, agli ordini e coordinati dal capitano Michele Valentino Chiara.
Sul posto è arrivato subito anche il medico legale Domenico Berardino Paradiso.