Avezzano. Pittini: istituzioni in campo a difesa dei lavoratori. Il vice presidente del consiglio regionale, Giovanni D’Amico, ha scritto all’onorevole Filippo Piccone, per chiedere di istituire un’unità di crisi per la Pittini. “Dopo che il presidente Chiodi, nell’ultima seduta del consiglio Regionale di martedì 15 ottobre, non ha voluto sottoscrivere la risoluzione sostenuta all’unanimità dai consiglieri regionali nella parte in cui chiedeva che la Giunta Regionale riunisse a Celano una unità di crisi per lo stabilimento Pittini ed a difesa dei lavoratori”, ha precisato il vice presidente del consiglio regionale, “ho chiesto al sindaco di Celano, Filippo Piccone, di istituire presso il Comune di Celano una unità di Crisi, con la partecipazione della Regione, delle rappresentanze istituzionali e sindacali. Ho inviato la nota anche alle organizzazioni sindacali e alle rsu delle Trafilerie Pittini ex Maccaferri. Le situazioni di crisi che stanno minando profondamente il tessuto economico della Marsica non consentono che la Regione Abruzzo ed il suo Presidente prendano distanze così colpevoli da questioni e criticità che dovrebbero, invece vederci tutti impegnati , prime le Istituzioni, per la difesa della qualità della vita stessa dei lavoratori, dei cittadini e del tessuto economico e produttivo”. Chiodi “snobba” la vertenza Pittini, che tiene sulla corda un centinaio di lavoratori della Marsica, il presidente del consiglio comunale, Domenico Di Berardino, bacchetta il governatore abruzzese: “Celano e la Marsica sono parte integrante della Regione”, sottolinea, “il presidente Chiodi si assuma le proprie responsabilità e accetti il confronto, impegnandosi a fondo, anche nei tavoli locali e nazionali, per dare man forte alla lotta dei sindacati per risolvere i drammatici problemi dei lavoratori di tutto l’Abruzzo. E’ inaccettabile che un Presidente di Regione snobbi una vertenza che interessa tanti lavoratori in procinto di finire in mezzo a una strada”. Di Berardino, in linea con l’impegno di tutti i capigruppo consiliari a sostenere la vertenza ex Maccaferri, apprezza la risoluzione adottata dal Consiglio Regionale in seduta straordinaria per scongiurare la chiusura della fabbrica di Celano, e chiama il Presidente a un impegno forte anche verso la Marsica. Sulla vicenda Pittini, il presidente del consiglio approva in pieno la posizione del consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio: bene ha fatto a intervenire in modo duro sulla non disponibilità del presidente Chiodi a supportare la lotta di lavoratori e sindacati e partecipare a un tavolo locale per le vertenze della nostra Regione. Per scongiurare la chiusura della fabbrica, che si tradurrebbe in un ulteriore impoverimento del tessuto economico e sociale della Marsica e di tutta la regione Abruzzo”, conclude, “occorre unità d’intenti e impegno corale, in primis del Presidente della Regione, visto che è stato eletto per rappresentare tutti gli abruzzesi che siano residenti sulla costa o nell’area montana”. Il sindaco, l’amministrazione e il Consiglio comunale di Cerchio si schierano a fianco dei lavoratori delle Trafilerie Pittini dando un contributo di 200 euro per la trasferta ad Osoppo (Ud) e invitano le altre Istituzioni Locali a creare un tavolo permanente che affronti il problema occupazionale nella Marsica. “Si tratta di una battaglia di dignità”, afferma il sindaco Gianfranco Tedeschi, “che riguarda inevitabilmente tutto il territorio. Una lotta che e deve essere portata all’attenzione dell’opinione pubblica come anche dei media. IL Comune di Cerchio farà ogni sforzo con i suoi rappresentanti al di la delle appartenenze politiche”. Il Sindaco Tedeschi evidenzia come oggi più che in passato si avverte il bisogno di avere il territorio Marsicano unito nel sostenere il diritto al lavoro e la dignità delle famiglie dei lavoratori ex Maccaferri e di tutti i lavoratori che si trovano nelle stesse condizioni. Abbiamo bisogno di segnali immediati e concreti da parte delle Istituzioni attivando immediatamente un tavolo permanete sul tema del lavoro”, aggiunge il primo cittadino di Cerchio, “dove tutti gli amministratori: locali, provinciali, regionali, nazionale ed europei espressione di questo territorio al di la dei colori politici si attivino a trovare soluzioni risolutive per la problematica legata alla crisi occupazionale. Proponendo magari ipotesi di mantenimento, riconversione o altro non solo per scongiurare la chiusura di importanti realtà lavorative, ma anche per ridare occupazione a chi oggi non ce l’ha”. Tedeschi invita anche i sindacati tutti a farsi avanti per aprire una vera e propria vertenza Marsica”.