Avezzano. In 14 davanti al gup del tribunale di Avezzano con l’accusa di aver organizzato un’attività di produzione e commercializzazione di tabacco illecitamente. L’operazione aveva portato la Guardia di finanza a eseguire dodici misure cautelari a metà dello scorso anno su disposizione del gip del tribunale di Avezzano. Sotto accusa l’imprenditore Emidio Baldini, 63 anni, di Celano, al centro dell’inchiesta e che secondo l’accusa deteneva un ruolo centrale nell’organizzazione del lavoro nell’opificio clandestino di Avezzano. L’accusa è di aver evaso circa 3,5 milioni di euro di accise sui tabacchi. L’operazione eseguita nella Marsica dalla Finanza di Rieti, con il supporto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, aveva portato a quattro arresti e a otto misure dell’obbligo di firma con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette artigianali, di carattere transnazionale.
Gli accusati, che oltre a Baldini il 24 ottobre dovranno comparire davanti al gup, sono Antonello Celestini, 58 anni, di San Giustino (Perugia) e Bachour Saadeh, 61 anni, siriano, Diego Mazzia, 33 anni, di Acerra (Napoli) Santina Tomassini, 48 anni, di Celano, moglie di Baldini, Leonardo Citti, 58 anni, di Perugia, Daniele Faricelli, 60 anni, di Avezzano, Fabio Rossi, 55 anni, di San Giustino (Perugia), Stefania Selva, 60 anni, di Avezzano, Cesidio Del Roscio, 52 anni, di Trasacco, Issam Gnanem, 50 anni, Ousai Hanna, 31 anni, entrambi siriani, Enrico Di Berardino, 64 anni, di Avezzano, Andrea Tomassini, 23anni, di Avezzano.
L’operazione si è svolta con il supporto dei comandi provinciali di Napoli e Perugia, nonché del Servizio Centrale Ico di Roma. L’operazione è partita da un’attività infoinvestigativa avviata nei mesi scorsi dai finanzieri del nucleo di polizia Economico-finanziaria di Rieti, dal quale era emersa l’esistenza, nel Reatino, di un canale di rifornimento di sigarette artigianali di contrabbando alimentato da soggetti residenti nella vicina Marsica, area di confine. I successivi accertamenti, coordinati dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato, hanno consentito di individuare «un’articolata associazione a delinquere, insediata ad Avezzano». Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mario Flammini, Mario Del Pretaro, Carmelo Occhiuto ed Emilio Mattei.