Avezzano. Un giro di falsi documenti per ottenere permessi di soggiorno. E’ stato scoperto dalla procura di Avezzano che ha avviato un’inchiesta che ha smantellato un’agenzia abusiva dedita a procurare illecitamente permessi di soggiorno a cittadini stranieri.
Alla guida dell’agenzia criminale, secondo la procura di Avezzano B.Z.H., 37 anni, polacca residente a Morino, e V.T.C., 53 anni, brasiliano residente a Pescina ma ancora ricercato. Sul caso stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Avezzano coordinati dal sostituto procuratore di Avezzano Lara Seccaccini.
E’ stato fissato un accertamento tecnico non ripetibile per il 10 ottobre alla procura di Avezzano riguardante l’analisi di computer e cellulari sequestrati in cui potrebbero esserci informazioni utili agli investigatori. Delle documentazioni venivano rilasciate anche da diversi comuni mariscani. L’indagine potrebbe aprire scenari più vasti e dare luce a un fenomeno diffuso.
Alcune perquisizioni sono state eseguite nelle scorse settimane per accertare la presenza di una organizzazione che in cambio di denaro prometterebbe la documentazione necessaria a cittadini stranieri per rimanere in Italia. Le tariffe da pagare, secondo quanto accertato, andrebbero da 200 fino a 1000 euro per ogni e pratica. Pochi indizi che però potrebbero far emergere nelle prossime indagini uno scenario ben più complesso.
I permessi di soggiorno sarebbero forniti per motivi di lavoro e a disposizione soprattutto di persone provenienti dal Brasile. Durante alcune perquisizioni sarebbe stato scoperto che le certificazioni venivano consegnate da dei cittadini brasiliani ma il capo dell’organizzazione, anche lui sudamericano, sembra aver fatto perdere le sue tracce. La perquisizione è avvenuta nell’abitazione di Morino dove cerano anche supporti informatici che potrebbero fornire indicazioni utili a fare luce sul presunto traffico di permessi di soggiorno. L’indagata polacca è assistita dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.