Balsorano. C’è anche un imprenditore della Valle Roveto tra i 54 arrestati per il traffico di rifiuti tra l’Italia e la Cina. Si tratta di Massimo Martinelli, marito del sindaco di Balsorano, Francesca Siciliani. Con la collaborazione di piccoli imprenditori compiacenti raccoglievano in depositi di tutta Italia rifiuti speciali, soprattutto materie plastiche, gomma e pneumatici fuori uso. Producendo documenti falsi su merce e destinazione, caricavano tutto su container che venivano poi imbarcati nei porti maggiori del Paese alla volta della Cina. E’ di 54 arresti (60 indagati) beni sequestrati nei confronti di 21 aziende per oltre 6 milioni di euro il bilancio di una maxi operazione della Guardia di Finanza di Taranto nei confronti di un’organizzazione ‘transnazionale’ che trafficava in modo illecito ingenti quantitativi di rifiuti speciali tra l’Italia e l’estremo oriente. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip del tribunale di Lecce e all’operazione – denominata ‘Gold Plastic’ – ha partecipato anche personale dell’ufficio Antifrode della Dogana. Le Fiamme gialle hanno eseguito anche numerose perquisizioni e sono stati operati sequestri preventivi di beni nei confronti di 21 aziende del valore complessivo di oltre 6 milioni di euro.
Tra gli arrestati, tutti in carcere, ci sono 4 cinesi: due di loro erano i ‘referenti’ in Italia – a Pisa e a Sora, nel Frusinate – per l’intermediazione della richiesta di rifiuti speciali e della raccolta illecita. I container venivano spediti da diversi porti italiani. Dieci in tutto quelli finora scoperti: principalmente Taranto, ma anche Palermo, Catania, Gioia Tauro, La Spezia, Napoli, Genova, Livorno.
L’indagine della GdF è partita nel gennaio 2009: in totale sono stati sequestrati 114 container in tutta Italia, ma il volume del traffico ricostruito dagli inquirenti supera i 1.000 container in quasi tre anni.