Avezzano. L’ombra della camorra sul sequestro di due grossi camion, con un totale di 27 tonnellate di rifiuti ancora da analizzare. Il blitz della guardi a di finanza di Avezzano avrebbe accertato la provenienza della merce, ma ci sono ancora molti dubbi. La ditta di trasporti, infatti, sarebbe di Caserta, mentre il carico, almeno secondo primi accertamenti, arriverebbe da Roma o da Latina. Delle incongruenze su cui gli uomini del comandante Davide Lorenzo stanno cercando di fare chiarezza. Nei tir sembra ci fossero bidoni con all’interno del materiale liquido e quindi si sospetta che possa trattarsi di rifiuti tossici. La certezza ci sarà dopo l’esito degli accertamenti chimici disposti dall’autorità giudiziaria. Il timore è che i due grossi carichi siano solo la punta dell’iceberg visto che la merce non aveva documenti di accompagnamento e che quindi era attesa per uno smaltimento illecito. Non è escluso, in spstanza, che l’area romana o l’Agro Pontino possano essere solo una tappa intermedia di un carico proveniente in realtà da altre zone o dal casertano. Il timore è che possa esserci l’ombra della camorra. Determinante sarà ora conoscere la tipologia e il grado di pericolosità del carico. Son infatti in corso approfondimenti per verificare la tossicità del materiare sequestrato, in particolare l’eventuale natura radioattiva. Si cerca di capire anche dove dovessero scaricare i camion nella notte. Si sta già pensando a un luogo tra Avezzano e il Fucino dove sarebbero potuti essere sotterrati i bidoni. I due trasportatori, residenti in provincia di Caserta e di Avellino, sono stati fermati, ma per il momento, in attesa di accertamenti più approfonditi, nei loro confronti non sono stati adottati provvedimenti ufficiali.