Avezzano. Svolta decisiva nel procedimento penale che vede come imputato l’imprenditore agricolo Antonio Walter Scipioni di anni 44 di Avezzano. Infatti, grazie ad un’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dal suo difensore Roberto Verdecchia, in data odierna il Tribunale de L’Aquila in composizione collegiale, presieduto da Giuseppe Grieco, all’esito della camera di consiglio ha rimesso gli atti alla Procura della Repubblica di Avezzano per il trasferimento del procedimento presso il Tribunale competente, ossia quello di Avezzano. L’intera vicenda prendeva avvio da due denunce sporte presso la Stazione dei Carabinieri di Porto Potenza Picena (Macerata) da due uomini pakistani, i quali affermavano di essere stati contattati da un loro connazionale, che, dietro il pagamento di una somma di denaro pari ad euro 9.000,00, avrebbe promesso loro di condurli in Italia e di fargli ottenere il permesso di soggiorno mediante un lavoro stabile. Sempre secondo quanto riportato nelle denunce, una volta giunti in Italia e consegnato gran parte della cifra pattuita, i due cittadini pakistani sarebbero stati condotti presso l’abitazione dell’altro indagato, Khalid, sita in Porto Recanati. Nonostante fossero stati consegnai tutti i soldi, i due cittadini pakistani non hanno mai ottenuto il permesso di soggiorno ed inoltre non sarebbe stato trovato loro alcun lavoro stabile ma, al contrario, stando alle loro dichiarazioni, avrebbero solo patito sofferenze e subito minacce da parte del Mahmood Khalid. In considerazione del fatto che i due pakistani erano riusciti a fare ingresso nel territorio dello Stato grazie a delle richieste di lavoro inoltrate da Scipioni A.W., la Polizia Giudiziaria ha presunto che l’imprenditore potesse essere coinvolto nella vicenda. All’imprenditore, dunque, unitamente all’altro coindagato di origine pakistana, veniva contestato il reato di favoreggiamento dell’ingresso di immigrati clandestini e veniva tratto in arresto in data 21.06.2011 da parte della Polizia di Stato dell’Aquila Ufficio Immigrazione. Arresto che tuttavia veniva annullato per ben due volte dal Tribunale del Riesame in data 7 luglio 2011 ed in data 27 febbraio 2012 a seguito sia del difensore che del ricorso in cassazione da parte del P.M. della Procura della Repubblica de L’Aquila Mancini David. L’avezzanese, dovrà quindi attendere il nuovo giudizio davanti il Tribunale competente, per trovare soddisfazione delle sue pretese, già ampiamente riconosciute per due volte dal Tribunale del Riesame de L’Aquila.