Avezzano. L’operazione che ha portato a 25 misure cautelari ha fatto venire alla luce un traffico di droga che veniva gestito da alcuni dei componenti della banda, soprattutto marocchini e due italiani. Tutto si svolgeva intorno al bar Nuova Angitiae di Luco, che è stato sequestrato. L’inchiesta è partita da un indagine legata alla caccia di frodo. Durante le indagini della Forestale, però, è saltato fuori il traffico di droga e sono partiti ulteriori accertamenti.
In cella sono finiti Said Yatimenabi, 29 anni, già arrestato nel 2012, e Carmine Della Torre, 54 anni, medico, spesso in servizio come guardia medica. I provvedimenti, che prevedono obbligo di dimora o altre misure minori, sono scattati nei confronti di Assunda Liberati, El Mati Ettalhaouy, Abderrahim Adoiou, che fu soprannominato il marocchino eroe per aver salvato mamma e figlio in un canale del Fucino, Abdelhadi El Fannichi, Maurizio Cocco, Agostino Taricone, oltre che di Salah Hammoudi e Abdessadik Maqori, già arrestati nel 2012. Tra il 2011 e il 2012 erano stati arrestati nella stessa operazione Jaouad Fadil, Ahmed Mazaui, Maurilio Di Genova, Allal Hammoudi, Rachid Farhani, Abderrazzak Sobhi, Oulbouche Abdelkaoui, Abdelilah Aroub. Le indagini si sono avvalse principalmente di intercettazioni telefoniche e sono andate avanti per diverso tempo. Sono state eseguite più di 90 perquisizioni. Il bar era considerato un crocevia dello spaccio. Sono state sequestrate migliaia di dosi di cocaina purissima e denaro contante forse frutto dello spaccio. Le indagini dell’operazione, coordinata dal Pubblico ministero Guido Cocco del Procura della Repubblica di Avezzano, andavano avanti da più di due anni. Non è escluso che nelle prossime ore ci possano essere ulteriori sviluppi della vicenda. Tra i difensori ci sono gli avvocati Roberto Verdecchia, Pasquale Motta, Gianluca Motta, Franco Colucci e Carlo Polce.