Avezzano. Sono rimaste coinvolte in un traffico di cellulari rubati provenienti dalla Francia e arrivati direttamente ad Avezzano. Si tratta di quindici persone, prevalentemente di Avezzano, che devono rispondere dell’accusa di ricettazione di telefoni cellulari.
Sono stati citati a giudizio per il 20 marzo prossimo davanti al giudice monocratico del tribunale di Avezzano che dovrà decidere, eventualmente, per il rinvio a giudizio. Il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Elisabetta Labanti, titolare dell’inchiesta, ha concluso le indagini nei confronti del gruppo di marsicani.
Si tratta di G.S., 32 anni, di Avezzano, N.B., 45 anni, di nazionalità macedone, S.A., 42 anni, marocchino, A.I. 43 anni, di Avezzano, S.C., 30 anni, di Capistrello, T.A.H, 38 anni, marocchino, F.E.I., 44 anni, cittadino della Romania, D.D.L., 34 anni, di Avezzano, A.M., 43 anni, di Avezzano, N.E.K., 40 anni, del Marocco, V.S., 25 anni, di Avezzano, L.N., 43 anni, di Sciscaino, in provincia di Napoli, R.S., 29 anni, di Avezzano, R.F. 42 anni, di Avezzano.
Tutti devono rispondere del reato di ricettazione perché, “al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, avrebbero acquistato o ricevuto da persone riamaste ignote dei telefoni cellulari modello Lg L9 di provenienza illecita in quanto oggetto di furto denunciato dal proprietario”.
Tutto è partito dalla denuncia di un medico dentista francese. Le segnalazioni della polizia postale hanno portato ad Avezzano dove hanno preso il controllo dell’operazione i carabinieri che hanno eseguito una serie di indagini al fine di individuare i possessori dei cellulari rubati. Il furto era avvenuto all’interno dell’abitazione del professionista. L’analisi del traffico telefonico, generato dai cellulari trafugati, e la corrispondenza con il codice Imei, hanno consentito ai militari dell’Arma di individuare nel territorio marsicano i possessori. I carabinieri, al termine dell’attività d’indagine, hanno rintracciato le 15 persone, quasi tutte marsicane, che erano in possesso degli apparecchi. Nella maggior parte dei casi, i cellulari si trovavano nelle case degli indagati che sono stati denunciati tutti per ricettazione. Gli smartphone sono stati sequestrati.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Luca Motta, Gianni Paris, Paolo Palma, Domenico Orru’, Andrea Tinarelli, Pasquale Motta, Francesco Gargano, Aurelio Irti, Annunziata Morgani, Maria Pia Basile.