Avezzano. Con le accuse di bracconaggio ed introduzione di armi da fuoco nel Parco Nazionale D’Abruzzo, tre uomini, di Ortona dei Marsi, sono stati denunciati dalla forestale alla procura della Repubblica di Avezzano. Gli agenti del Nipaf dell’Aquila e della stazione di Avezzano, in seguito a perquisizioni domiciliari scattate alle prime luci dell’alba, hanno sequestrato 5 fucili, di cui uno di precisione pronto all’uso, 10 coltelli, cartucce calibro 12 e proiettili a piombo spezzato vietati per la caccia, oltre che a radiotrasmittenti, illuminazioni notturne e 20 chili di carne ancora da identificare. Secondo le indagini, coordinate dal vicequestore Antonio Renato Rampini e condotte attraverso pedinamenti e filmati i tre erano soliti abbattere cinghiali. Gli accertamenti nei confronti dei denunciati sono partiti in seguito al riconoscimento di una foto postata sul profilo facebook di uno dei tre che ritraeva l’uomo con una camicia usata solitamente nelle battute di bracconaggio corrispondente a quella filmata nel corso delle indagini che continuano per l’identificazione di altri bracconieri. L’operazione fa parte di un filone d’inchiesta che nel novembre 2015 aveva portato all’arresto in flagranza di altri due bracconieri.