Avezzano. Crisi delle cliniche nella Marsica e a rischio servizi ai pazienti e posti di lavoro. I sindacati allarmati hanno chiesto un incontro al sindaco Gianni Di Pangrazio, mentre ieri hanno incontrato all’Aquila la Provincia e Claudio Tonelli, assessore al Lavoro. Dal vertice, a cui ha partecipato anche la responsabile della clinica avezzanese, Lucia Di Lorenzo, non è emersa alcuna soluzione. Il 29 ottobre si sarà un nuovo incontro. La Di Lorenzo di Avezzano ha annunciato il licenziamento di 18 persone entro il 31 dicembre 2012. E le altre cliniche sono pronte a seguirla. Si stima che nella provincia saranno tagliati 47 posti letto alle cliniche private di cui la grande maggioranza nella Marsica. Secondo le previsioni della Cgil, nella Marsica saranno tagliati 34 posti letto. All’incontro di ieri mattina c’erano Antonio Ginnetti (Cgil), Giuseppe Capoccitti (Cisl) e Fabrizio Truono (Uil). La proprietà ha ribadito la necessità di riorganizzarsi perché si tratta di un taglio del 10 per cento, lineare, strutturale, definitivo, sul budget del 2012 nonostante il contratto firmato per l’anno in corso.“Nel corso dell’incontro – ha dichiarato l’Assessore al Lavoro, Claudio Tonelli – è stata evidenziata la necessità di ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e salvaguardare le professionalità in forza alla clinica privata. E’ mia intenzione – prosegue – ribadire l’impegno dell’amministrazione Del Corvo per la positiva risoluzione della vertenza, sia attraverso le misure messe a disposizione dalla vigente normativa regionale ed in particolare alle decisioni che saranno assunte nella prossima seduta del C.I.C.A.S. in relazione alle quali sarà valutato il ricorso alla Cassa Integrazione in deroga, sia tramite l’avvio di una discussione con la prossima apertura di un tavolo di concertazione che veda la partecipazione anche della Regione e della ASL. La difficile situazione in cui versa la sanità privata richiede infatti un confronto serio e responsabile tra tutte le Istituzioni interessate che possa fornire risposte concrete anche alla luce delle misure di contenimento della spesa sanitaria di cui alla L. 6/2007”. I tagli sono stati messi in atto alla luce del decreto legge 95 del 2012 con disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica e del decreto della Regione numero 26 del 04 luglio del Commissario ad Acta Gianni chiodi che si riferisce alla riduzione dei posti letto. “L’urgenza e la necessità di questo incontro”, spiegano i tre sindacati, “è data dal fatto che i tagli previsti dai Decreti sopra citati potrebbero interessare riduzioni di personale anche altre Case di Cura presenti sul territorio e quindi creare notevoli disagi economici, sociali e sanitari di notevole rilevanza”.