“Angitia, figlia di Eeta, per prima scoprì le male erbe,così dicono, e maneggiava da padrona i velenie traeva giù la luna dal cielo;con le grida i fiumi tratteneva e,chiamandole, spogliava i monti delle selve“.Silius Punicae (libro VIII, 495-501)
Custodiva l’arte medica, conosceva le erbe e con esse curava le malattie. Fu considerata una dea ma anche una maga. Potentissima. Era in grado di trarre la luna giù dal cielo, trattenere i fiumi, incantare i serpenti e spogliare i monti dalle selve.
È la dea Angizia, che occupò i luoghi vicini al lago del Fucino. Conosceva i segreti della natura ed era capace di dominare la luna, le cui fasi sono strettamente legate alla vita della donna.
Gli autori antichi la tramandano come figlia di Eeta e sorella di Circe e Medea. La si vede spesso raffigurata con la testa contornata di serpenti. Il serpente, l’animale simbolo della trasformazione, che passa dall’immobilità del letargo al risveglio che porta alla muta della pelle.
Fu adorata non solo dai Marsi ma anche dai Peligni e da altri popoli osco-umbri, proprio perché associata soprattutto al culto dei serpenti che è lo stesso motivo che la eleva alla Dea Madre, Dea Terra, Dea Natura. Perché il simbolo del serpente è il simbolo della Dea Madre.
Nell’estate del 2003 fu rinvenuta a Luco dei Marsi (AQ), insieme ad alcuni oggetti offerti alle divinità, una sua statua. Tutto il sito archeologico fu curato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo che poi l’ha mostrata nell’area archeologica del Castello Piccolomini di Celano e al Museo Paludi.
La statua rinvenuta, realizzata in terracotta, rappresenta la dea seduta sul trono, si presume opera di un artigiano greco, dato lo splendore dell’esecuzione.
Da tutto questo nasce il bracciale “Dea Angizia” realizzato completamente in oro massiccio dal maestro orafo Giuliano Montaldi. È il gioiello simbolo di prosperità, magia, è simbolo della donna che ammalia, incanta.
Per informazioni il maestro Montaldi è disponibile nel negozio di via Corradini di Avezzano oppure ai numeri 348 7413034 – 0863 26560.
Il simbolo della Chimera
Quello della Chimera è uno dei primi simboli della collezione I Love Abruzzo ed è possibile anche averla come ciondolo da appendere al bracciale base. Ma nel tempo il maestro Montaldi ne ha realizzate moltissime versioni e di varie grandezze a seconda del gioiello che vanno ad adornare.
Il bracciale I Love Abruzzo
Con pochi click e in totale sicurezza, sul sito I Love Abruzzo è possibile acquistare il bracciale base e aggiungere i ciondoli che più rappresentano la personalità di chi li sceglie. Il prezzo del bracciale varia a seconda del numero dei ciondoli.
PER UNA SPESA SUPERIORE AI 30 EURO LA SPEDIZIONE È GRATUITA!
Attualmente sono questi i rivenditori I Love Abruzzo:
Gioielleria Cappelli (Te)
Gioielleria Leo Francia (Te)
Gioielleria Pallini & figli Penna S. Andrea (Te)
Gioielleria Costantini Giulianova (Te)
Cristina Gioielli Francavilla al Mare (Ch)
La Bottega dell’Oro Giuliano T. (Ch)
Karina SRL (Pe)
Museo “Fondazione Genti d’abruzzo” (Pe)
Punto vendita Montaldi Pescasseroli (Aq)
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