Avezzano. Giovedì sera torna ad Avezzano la stagione di Prosa al Teatro dei Marsi con due big della scena italiana, gli immaginifici Ale e Franz. Il duo più amato della televisione italiana porta in scena “Nel nostro piccolo”, un viaggio alla ricerca del nostro punto di partenza, quello che ha mosso la nostra voglia e ricerca di comicità, ma ridendo. Il racconto di un mondo visto dalla parte di chi ha il coraggio, con le proprie idee, di vedere dentro la vita di ognuno. Raccontare le piccolezze, le sconfitte, le paure che ci accompagnano, sempre ridendo.
Il coraggio di vivere storie non sempre vincenti, la forza di trasmettere emozioni vere, i fallimenti di una vita, la delusione degli ideali, la conoscenza profonda di sentimenti penetranti, come l’amore. La gioia della vita, ridendo ovviamente. Ridendo riusciamo a scoprire i nostri difetti. La risata è il nostro veicolo fondamentale per riuscire a parlare di noi senza prenderci troppo sul serio.
“Nel costruire le tappe di questo percorso ci siamo imbattuti nei nostri punti fermi”, spiegano i due parlando dello spettacolo, “che ci hanno, grazie al cielo, condizionato: Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. Loro sono stati la scintilla che ci ha permesso di vedere l’uomo come il centro di tutto. Conoscere il suo mondo. Vederlo mentre ci gira intorno. Un mondo, sofferto e gioioso, colorato e grigio, assolato e buio. Ma sempre, e comunque un mondo vero, reale. Senza timori, senza remore”.
“Ci hanno mostrato che chi si muove e vive accanto al nostro fianco”, precisano, “chi cammina nelle strade, chi respira la nostra stessa aria, sono uomini, persone, uguali a noi. Perché un amore andato male è una storia che abbiamo sentito mille volte, e mille volte ancora sentiremo, perché le emozioni non finiscono mai. Tutto questo porteremo con noi, sul palco, quei pensieri, quelle parole, quelle note, in cui c’è anche il punto di partenza, la nostra piccola storia. Il nostro piccolo. E vi racconteremo la fortuna di aver potuto respirare la stessa aria che Gaber e Jannacci respiravano: l’aria di Milano, di quegli anni. Ma ridendo sempre, nel nostro piccolo”.