Tagliacozzo. Torna anche quest’anno TagliacozzoInFilm, la rassegna cinematografica promossa dal Comune di Tagliacozzo, in Provincia dell’Aquila, tesa a ricostruire il dialogo tra il cinema, i cittadini e gli amanti di uno dei borghi più belli d’Italia. TagliacozzoInFilm2013 si svolgerà dal 26 luglio al 20 agosto nell’ambito della storica manifestazione “Festival Internazionale di Mezza Estate” (25 luglio-21 agosto). Negli ultimi anni, la percezione del cinema come arte si sta gradualmente affievolendo: a Tagliacozzo, in Abruzzo, in Italia. Ma il desiderio, la fame di film di qualità, di un cinema che ci porti dentro la vita e la storia, fortunatamente, non ha mai smesso di farsi sentire. TagliacozzoInFilm continua nel suo impegno a provare a rispondere a questo urgente bisogno. Non è semplice riuscire a descrivere l’assoluta naturalezza e il puro piacere con cui durante la scorsa estate 2012, grazie alla prima edizione, il cinema, dopo un lungo periodo di assenza, ha fatto ritorno nella cittadina abruzzese. È stato come riabbracciare un amico caro partito da tempo e finalmente ritrovato. Tema dell’edizione 2013 di TagliacozzoInFilm sarà la condizione di “non appartenenza” rivolta in particolare, echeggiando il titolo di un importante film di Ken Loach (regista presente nella rassegna con la gustosa commedia La parte degli angeli), al rapporto tra terra, uomo e libertà. “(…) Nella dimensione della “non appartenenza” diventa letteralmente impossibile giudicare un altro paese o un’altra cultura perché hai sempre la consapevolezza degli altri. Gli altri sono da sempre dentro di te e tu capisci che esistono tanti modi di essere e di fare. Io vorrei trasmettere ai miei figli questo, se posso. Perché se non hai gli altri dentro di te, se non li capisci e non li rispetti, allora questo mondo diventa spaventoso, un mondo che ha e fa paura (…)”. Anche quest’anno ritroveremo le proiezioni della rassegna serale (Piazzetta Tre Molini, ore 21:15), dal titolo TAGLIACOZZOINFILMAGNIFICISETTE. Tra i più interessanti titoli delle ultime stagioni – nel segno dell’internazionalità come desiderio di capire se stessi attraverso esperienze e storie “altre da sé” – si parte con il sempre sensibile e lucidissimo, questa volta amabilmente divertito, Ken Loach con il suo La parte degli angeli (venerdì 26 luglio), commedia umana che vede protagonisti un gruppo di sgangherati alle prese con l’orizzonte non più troppo lontano di un riscatto possibile, grazie a una ruspante quanto efficace rete sociale di riabilitazione, ma soprattutto a una riscoperta concezione dell’intelligenza, della creatività e a un profondo, forse inaspettato, senso della lealtà. Si prosegue con la riflessione sulla politica e la comunicazione, densa di connessioni con la nostra contemporaneità, del film No – I giorni dell’arcobaleno di Pablo Larraìn (lunedì 29 luglio), sguardo acuto sul Cile del Referendum dell’88, dove la spinta finale di un’insolita campagna contribuì a destituire il dittatore Pinochet. Ancora il racconto di una discesa agli inferi nelle dinamiche perverse di una comunità e nei rapporti tra gli individui nell’incalzante Il sospetto del danese Thomas Vinterberg (sabato 3 agosto) per passare ad una storia femminile di inquietante familiarità anche se ambientata in un lontano contesto di guerra nell’ipnotico e sensuale Come pietra paziente (venerdì 9 agosto, alle 21:15) del regista afgano Atiq Rahimi. Esseri umani – donne! – di fronte a dilemmi esistenziali di portata universale nel potente Oltre le colline (lunedì 12 agosto) del regista rumeno Cristian Mungiu, pluripremiato autore di casa al Festival di Cannes, occasione per un omaggio alla corposa e vitale comunità rumena presente a Tagliacozzo. E ancora uno sguardo dalle note pirandelliana sul nostro Paese nel divertente sogno (e incubo) sulla politica e non solo di Viva la libertà (giovedì 15 agosto) di Roberto Andò, con un istrionico Toni Servillo e un sempre più efficace Valerio Mastandrea. TAGLIACOZZOINFILMCOLLATERAL è invece il titolo della sezione pomeridiana (Palazzo Ducale, ore 18) di proiezioni, video e incontri che approfondiranno il tema della “non appartenenza” dai punti di vista più disparati, nella suggestiva cornice del Palazzo Ducale, riaperto l’anno scorso al pubblico proprio in occasione della prima edizione di TAGLIACOZZOINFILM. Quest’anno abbiamo raddoppiato la dose di movimento filmico pomeridiano con una serie di lavori che si nutrono del fertile universo documentaristico e non solo. Dall’epico terramatta; di Costanza Quatriglio (sabato 27 luglio), voce vigorosa e bella del cinema italiano al servizio di un’altra voce del Novecento, quella di Vincenzo Rabito, scrittore analfabeta, caso letterario firmato Einaudi, che ci racconta la Storia del “secolo breve” a modo suo, a un dittico sulla “non appartenenza” in cui abbiamo accostato due film pieni di domande, che parlano della necessità vitale di riappropriarsi della propria casa, e in particolare dell’arte come casa: mercoledì 31 luglio Where is my house? di Matteo Di Calisto, Giulia Agostini e Emma Dante Sud Costa Occidentale di Clarissa Cappellani. E ancora: incontri tra “cinema e scrittura” con La parola guardata. Incontro tra cinema e letteratura aspettando Come pietra paziente (venerdì 9 agosto, alle 18, Piazza dell’Obelisco) con la presentazione della raccolta di racconti I fichi rossi di Mazar-e Sharif dello scrittore afgano Mohammd Hossein Mohammadi e del libro A quarant’anni dell’iraniana di Nahid Tabatabai, editi dalla casa editrice Ponte33. E per esplorare il cinema come non l’avete mai visto venerdì 16 agosto la presentazione de “Il Ciotta-Silvestri. Cinema, film e generi che hanno fatto la storia”, pubblicato da Einaudi. Una mappa geografica ed emozionale del cinema, suddivisa per generi. Sempre nel segno dello sguardo altrove, dedichiamo due giornate a quella che ancora oggi non possiamo non chiamare ex-Jugoslavia. Una polveriera ancora attiva di energia creativa e complessità politica e sociale su cui ci offrono punti di vista particolari ed emozionanti due opere diverse: The bosnian identity di Matteo Bastianelli (martedì 13 agosto), un viaggio intimo nel cuore dei ragazzi di Sarajevo, e La sfilata – The Parade (mercoledì 14 agosto) del poeta serbo Srdjan Dragojevic, premiato a Berlino e campione di incassi in tutti i paesi della ex-Jugoslavia, una delle “commedie” più belle degli ultimi anni, che racconta la tragedia dell’omofobia, attraverso un’esilarante sceneggiatura comica. Italian Style Cinema per noi vuol dire autorialità. Ecco che i film che presentiamo sono, a nostro modesto avviso, tra i più interessanti delle recenti stagioni, soprattutto perché in essi si sente vivificante un soffio che viene da lontano. Come nelle intersezioni dell’animo svelate ad arte da Alessandra Celesia, regista italiana di casa a Parigi, che con il suo piccolo gioiello Il libraio di Belfast ci cullerà venerdì 2 agosto dentro una dolcissima ninna nanna animata da personaggi reali – giovani punk, adepti di X factor, un mite libraio – che assumono fattezze quasi mitologiche. O come il quadro vivente dell’incontro tra individuo, natura e sentimenti ai quali crede di non appartenere il giovane protagonista di L’Estate di Giacomo (venerdì 16 agosto) di Alessandro Comodin. E ancora le scomode verità raccontate nelle calibrate regie di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, tra i rari italiani presenti quest’anno al Festival di Berlino: Materia Oscura e Il castello (domenica 18 agosto). La condizione di “non appartenenza” riluce nei due lavori di Michele Trentini dedicati alla terra, in particolare alla montagna, Piccola Terra e Cheyenne, trent’anni (martedì 6 agosto). Due film diversi ma che, ciascuno a suo modo, indagano nuove zone di frontiera italiane, siano esse ai margini della Capitale o dentro e alla periferia di Napoli: Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi (martedì 30 luglio) che prova (e brillantemente riesce) a raccontare la vitalità e il disorientamento dell’adolescenza nella società multiculturale italiana di oggi e Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (domenica 4 agosto), Primo Premio SalinaDocFest 2012, che attraverso le quattro vite a confronto nella Napoli piena di speranza del 1999 e in quella paralizzata di oggi – come recita la motivazione del premio – sa “raccontare il tempo, raccontare la vita, nel suo dipanarsi apparentemente ripetitivo, documentarne le attese, testimoniarne i conflitti, approfondirne la gioia casuale.” Ad accompagnare l’intera rassegna, in TAGLIACOZZOINFILMVINTAGE non poteva mancare anche quest’anno uno sguardo appassionato sul cinema italiano entrato nella leggenda, grazie alla mostra Famiglia all’Italiana (Palazzo Ducale 25 luglio – 21 agosto), che racconta i cambiamenti della famiglia italiana attraverso le immagini che hanno fatto la storia del cinema del nostro Paese, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. New entry di quest’anno – nel segno dell’interrelazione con le altre arti e le nuove tecnologie – la sezione TAGLIACOZZOINFILMRELOADED ospita la presenza graditissima dello IED. L’Istituto Europeo di Design presenterà la nuova area di “Cinema e New Media” e ci accompagnerà per tutta la rassegna con la mostra XL IN CAPUT MUNDI che punta a ripercorrere idealmente 40 anni di Moda e Cinema sullo sfondo della Città eterna. Le foto saranno esposte anch’esse dal 25 luglio al 21 agosto, sempre negli spazi del Palazzo Ducale. Nel gioco cinefilo si inserisce Voi siete qui, il bel documentario di Francesco Matera, ideato da Alessandro Boschi e Alberto Crespi. Un road movie metropolitano attraverso la città di Roma alla ricerca di molti suoi luoghi resi famosi da grandi film del cinema italiano. Due momenti speciali verranno dedicati a due Maestri del cinema italiano: Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Del primo quest’anno si festeggiano i 50 anni di 8 ½, capolavoro che proietteremo nella nostra sezione pomeridiana, mentre per la serata di chiusura avremo la possibilità di poter ammirare in piazza la grande bellezza de La dolce vita; del secondo nel 2012 si è celebrato l’anniversario dei novant’anni dalla nascita, anche con un’importante retrospettiva al MoMA di New York. Vogliamo anche noi, nel nostro piccolo, ricordarlo con la proiezione di uno dei suoi film più belli, e anche meno conosciuti, che tanto ha a che vedere con il tema di quest’anno, Appunti per un’Orestiade africana. A introdurli, rispettivamente, da un lato un film, Anita, realizzato da due giovani autori italiani, Antonio Bigini e Luca Magi, liberamente ispirato al trattamento Viaggio con Anita di Federico Fellini e Tullio Pinelli; dall’altro un documentario di Andrea Crozzoli, Africa! Mia unica alternativa, illuminante colloquio con Gian Vittorio Baldi, uomo e produttore d’altri tempi di alcuni dei film più importanti di Pasolini tra cui proprio Appunti, e il delizioso film di Stefano Petti e Alberto Testone Fatti Corsari, “Premio Speciale della Giuria” italiana.doc e “Premio Avanti!” al Torino Film Festival 2012. Last but not the least quest’anno dedichiamo finalmente uno spazio ai più piccoli, spettatori del futuro, con il delizioso film di animazione Ernest & Celestine (mercoledì 7 agosto) che nel suo piccolo sa parlare di “non appartenenza” come nessun altro. È la storia, magistralmente sceneggiata da Daniel Pennac, di un orso grande e grosso che sogna di fare l’artista e di una topolina che non vuole fare la dentista. Torna invece anche nella seconda edizione di TAGLIACOZZOINFILM – sempre in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Abruzzo dedicata al reportage cinematografico – la rassegna di corti e mediometraggi CORTIeGENTILI (lunedì 19 agosto). Nasceranno uomini migliori, questo è il titolo di TAGLIACOZZOINFILM2013: un omaggio alla Turchia di Hikmet, alla Turchia delle migliaia di ragazzi scesi in piazza Taksim – come quelli scesi nuovamente in piazza Tharir in Egitto – a lottare per i propri diritti. Un verso di speranza perché questo anelito di libertà e giustizia travolga anche noi.