Avezzano. Un piccolo scrigno in stile liberty ha aperto le porte alla città e ai tanti cittadini che per la prima volta lo hanno ammirato. Grazie all’intervento dell’Ance è tornato agli antichi splendori di un tempo il casino di caccia del parco Torlonia. Ieri mattina in tanti hanno attraversato il parco Torlonia per poterlo ammirare rimanendo letteralmente a bocca aperta davanti alla graziosa struttura. La cerimonia del taglio del nastro è stata divisa in due parte. C’è stata prima una presentazione dell’intervento di restauro curata dai tecnici nei saloni dell’ex Arssa e poi una seconda all’interno del casino di caccia con una visita alla struttura e un concerto finale. Ad aprire i lavori è stato il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, che ha parlato della famiglia Torlonia e della loro influenza sullo sviluppo della Marsica. La parola è passata alla soprintendente alle Belle arti, Maria Giulia Picchione, che ha ricordato l’importanza di monumenti come il casino di caccia che rappresentano il dna del nostro territorio, mentre i tecnici Sergio Jacoboni, Fausto Dramisino, Antonella Lopardi e Aldo Pezzi hanno illustrato la storia della struttura e le varie fasi dell’intervento di restauro. Il presidente dell’Ance, Giovanni Frattale, ha illustrato il progetto messo in atto e l’investimento di 50 mila destinato dall’associazione per l’intervento. Soddisfatto il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio: “abbiamo restituito questo scrigno alla città”. Stupore e curiosità per i tanti cittadini che subito dopo il taglio del nastro sono entrati nell’affascinante struttura che in pochi fino a ora avevano potuto ammirare. “Ringraziamo l’Ance e la Regione che hanno permesso al progetto di diventare realtà”, ha concluso il sindaco, Gianni Di Pangrazio, “palazzo Torlonia e il parco devono diventare il fulcro delle attività cittadine”.