Capistrello. Il comitato Piani Palentini scrive al sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti: il cimitero di Corcumello è in uno stato di degrado. La lettera firmata dalla responsabile Rosaria Villa inizia con una poesia di Foscolo nella quale si precisa che si tende a voler ‘proteggere’ i propri cari attraverso la pietra della tomba e ad addolcire il distacco fisico con loro potendo con essi mantenere, attraverso la cura delle tombe, un legame che aveva il sapore dell’infinito.
“Le scrivo avendo subìto, come tanti dei miei concittadini, danni alle tombe dei propri cari sepolti nel Cimitero di Corcumello”, ha spiegato Villa nella lettera, “alcuni di questi danni sono stati pesanti, essendosi concretizzati in furti di vasi in rame divelti dalle lastre di marmo (spesso danneggiate al punto di dover essere sostituite), altri invece sono stati danni ‘apparentemente’ più lievi, concretizzatisi in furti di vasi di fiori e piante. Danni solo ‘apparentemente’ più lievi perché è frustrante e avvilente pensare di non poter portare neanche un fiore sulla tomba dei propri cari. Corcumello sicuramente è un borgo che ha tante difficoltà per i vivi; nutrivamo la speranza che, almeno da morti, i nostri cari, sulla collinetta di ‘Santi Pietri’, protetti dall’abbraccio delle montagne a corona dei Piani Palentini, potessero almeno lì godere della serenità della quiete e del rispetto. Invece no! Tralasciamo altre considerazioni sullo stato del Cimitero di Corcumello e che, a onor del vero, non pesano solo sulla attuale amministrazione, ma sono anche triste eredità del passato. Questa lettera non vuole essere né una occasione per sollevare polemiche né una critica, vuole essere solo un messaggio diretto a voi e a chi ha la responsabilità della ‘Custodia’ del Cimitero; i cari sono ‘cari’ a tutti allo stesso modo e, come recitava un’altra bella poesia di Totò, se la morte è ‘na livella’ almeno al Cimitero gli uomini dovrebbero essere tutti uguali. Grazie per l’attenzione e per tutto quello che farete, direttamente come amministrazione e indirettamente attraverso i gestori del Cimitero, per arginare questi fenomeni”.