Civitella Roveto. Sassi e bottiglie contro le finestre e minacce telefoniche. Un uomo di 39 anni di Civitella Roveto vittima di insulti omofobi e minacce: “Viviamo nel terrore”.
Bottiglie e sassi contro la sua abitazione nella notte. Dopo il caso di Trasacco, dove a essere presi di mira sono stati due giovani fratelli, a Civitella Roveto un uomo di 39 anni denuncia di essere da anni bersaglio di insulti omofobi, minacce e aggressioni notturne. Una situazione che, secondo il suo racconto, va avanti da quattro-cinque anni e che negli ultimi mesi avrebbe subito una preoccupante escalation.
Tutto sarebbe iniziato con sassate contro l’abitazione, colpi alla porta e offese gridate dall’esterno, episodi che la famiglia ha più volte segnalato al 112, ottenendo l’intervento dei Carabinieri. Per molto tempo non era stata presentata una denuncia formale, nella speranza, riferisce l’uomo, che gli autori smettessero spontaneamente.
Col passare del tempo, però, gli episodi sarebbero diventati più frequenti e più gravi. Il 39enne racconta di aver iniziato a ricevere telefonate anonime, in cui sarebbe stato insultato per il suo orientamento sessuale e minacciato di essere “buttato giù dalle scale”. A quel punto, stanco della situazione e preoccupato anche per il padre malato, ha deciso di sporgere denuncia.
Secondo quanto riferito, i carabinieri starebbero procedendo alla tracciatura del numero da cui provengono le chiamate. Nel frattempo, le intimidazioni non si sarebbero fermate: nella notte scorsa, intorno all’una, l’uomo e la sua famiglia hanno nuovamente udito lanci di sassi e bottiglie contro la casa.
“Non facciamo del male a nessuno – racconta il 39enne – eppure viviamo da anni in un clima d’ansia e paura. Non sappiamo chi ci prende di mira. Vogliamo solo tornare a vivere tranquilli”.
Le indagini sono in corso e, al momento, non ci sono persone identificate come responsabili. La comunità guarda con preoccupazione a una vicenda che mette nuovamente in luce il peso dell’odio omofobo e la vulnerabilità di chi lo subisce.
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