Avezzano. Si rifiuta di essere sottoposta a a una trasfusione dopo l’intervento chirurgico perché è Testimone di Geova e finisce in rianimazione. A rischiare la vita per rispettare quanto stabilito dal proprio movimento religioso è stata una donna di 38 anni di Sora (Frosinone). Ha subito un intervento di ginecologia eseguito dai medici del reparto di ostetricia. Subito dopo l’intervento, però, era necessario reintegrare il sangue perduto durante l’operazione chirurgica. La donna aveva però lasciato indicazioni precise contro qualsiasi tipo di trasfusione. Così l’equipe del dottor Giuseppe Ruggeri non ha potuto fare altro che rispettare la volontà della paziente nonostante i valori di emoglobina siano scesi drasticamente. E’ stato quindi necessario il trasferimento urgente nel reparto di rianimazione dove la paziente è sotto stretto controllo e monitorata per evitare peggioramenti. Le sue condizioni sono stabili. I testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni di sangue anche quando fossero assolutamente essenziali per la sopravvivenza. Accettare il sangue per salvare la vita equivale a rinnegare la fede, incorrere nella disapprovazione divina e disprezzare la strada che porta alla salvezza eterna, secondo quanto disposto da Dio, disprezzando il prezioso sangue di Cristo. Non mancano però gli oppositori a questa imposizione dottrinale. Uno dei più noti è Raymond Franz, ex componente del corpo direttivo dei testimoni di Geova. Si è dissociato nel 1980 e ha sfidato le politiche interne relative alle trasfusioni di sangue, sostenendone la mancanza di fondamento dottrinale e la contraddittorietà.