Terremoto, Floris scrive a Chiodi: «Istituire all’Interporto sede di Protezione civile e Cri
Dopo le scosse di terremoto nella zona di Magliano dei marsi, il sindaco Antonio Floris scrive al presidente della Regione, Gianni Chiodi, per chiedere l’istituzione all’Interporto di un centro per la Protezione Civile e la Croce Rossa. «In questa settimana», scrive Floris, in alcuni comuni della Marsica è tornata improvvisamente la paura del terremoto, e questo quando era ancora vivissimo in tutti il ricordo della tragica notte del 6 aprile 2009. Per fortuna, al momento, nessun problema per le persone e danni quasi insignificanti alle strutture murarie, ma il problema della forzata convivenza con questo evento naturale nella nostra terra rimane in tutta la sua drammaticità. E’ importantissimo cercare di mettere in atto quanto possibile per la messa in sicurezza degli edifici, in primis tra quelli pubblici le scuole, così come è importante dotarsi sul territorio di strutture che siano in grado di garantire, pur sperando che non serva mai, un intervento non solo efficace, ma anche immediato. Orbene, nei giorni successivi al terremoto di L’Aquila ci fu la felice intuizione di utilizzare il Centro smistamento merci della Marsica come sede di stoccaggio e sosta per materiali e mezzi della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana. Lei stesso ebbe modo di constatare di persona la perfetta rispondenza di quella sede alle più disparate esigenze di chi la utilizzava tanto da avallare l’ipotesi di un definitivo utilizzo in tal senso da parte di quel sito. Alla luce di quanto è successo in tutti questi mesi, tra terremoti, alluvioni, frane e smottamenti che più volte hanno portato gli uomini ed i mezzi della Protezione Civile a dover intervenire in questa parte di Abruzzo, Le chiedo se non ritenga giunto il momento di dare pratica realizzazione a quel progetto e di trasformare, quindi, in modo definitivo parte del Centro Merci in sede distaccata, ma perenne, della Protezione Civile e della Croce Rossa. Con interventi minimali si sarebbe in grado di realizzare una sede operativa altamente efficiente e dalla quale poter raggiungere in tempi brevi non solo ogni parte dell’Abruzzo ma anche delle Regioni del Centro-Sud, garantendo così un livello di assistenza, in caso di bisogno, di gran lungo superiore a quanto oggi possibile».