Avezzano. Luigi Cellini, Alessio Di Pasquale, Giulia Carnevale, Rossella Ranalletta e Raffaele Troiani. Sono i cinque nomi dei giovani studenti marsicani rimasti vittime del terremoto dell’Aquila del 2009. Nomi che la Marsica porta ancora nel cuore. E li porterà sempre.
Alessio, 20 anni, era di Antrosano, la frazione di Avezzano. Era iscritto al corso di laurea in Ingegneria elettronica.
Luigi, 16 anni, era di Trasacco ed era uno studente della scuola alberghiera dell’Aquila.
Rossella aveva 24 anni, era di Celano ed era una studentessa del corso di laurea in Ingegneria Chimica.
Giulia aveva 22 anni, era originaria di Avezzano ed era iscritta al corso di laurea in Ingegneria edile e architettura.
Raffaele Troiani, di Balsorano, stava per finire la tesi di laurea in Ingegneria. A settembre ci sarebbe stata la discussione.
I loro nomi sono stati scritti su una stele che si trova ai piedi del Monte Salviano, realizzata nel 2019, svelata dall’allora amministrazione comunale a guida del sindaco Gabriele De Angelis. Il progetto è stato donato dall’ingegnere architetto Giancarlo Cardone al Comune che ha onorato la memoria dei quattro giovani e quella delle 309 vittime nello stesso luogo dove si trova il Memorial alle vittime del terremoto del 1915. La forma del libro richiama il fatto che le vittime erano giovanissime e studenti, le pagine sono costituite da quattro fogli, uno per ognuno di loro.
Il libro è rivolto verso L’Aquila, il luogo dove i quattro giovani persero la vita.
Le pagine presentano l’incisione di un sismogramma che prepotentemente si alza e spezza il libro, così come spezzò le vite dei ragazzi. Il segnalibro sta a significare il ricordo, così come si usa per non dimenticare la pagina dove ci si è fermati a leggere. Le pagine sono bianche, in modo che nessuna parola potrà mai sostituirsi al pensiero di chi osserva. Un simbolo, un’opera che li ricorderà per sempre, posizionata vicina al monumento realizzato per le vittime del terremoto del 1915, quello che rase al suolo Avezzano e colpì duramente l’intera Marsica.
Questa sera quattro dei rintocchi della campana aquilana, che scandirà il ricordo delle 309 vittime del terremoto del 2009, saranno per i giovani marsicani che tutta la comunità non dimenticherà mai.
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