Sante Marie. Sarebbe stato colpito con estrema violenza dal nipote utilizzando uno sgabello, più volte e con forza. Solo per fermare quella furia incontrollata, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 62enne Massimo Grossi sarebbe riuscito a raggiungere la cucina e ad afferrare un coltello, colpendo il nipote con sette fendenti in diverse parti del corpo. È questa la novità emersa sul caso di cronaca che ha scosso la comunità di Sante Marie, dove il giovane Fabrizio Grossi, 35 anni, tossicodipendente e già noto alle forze dell’ordine, è stato ferito gravemente.
Le condizioni del 35enne, ricoverato all’ospedale di Avezzano dopo un delicato intervento chirurgico d’urgenza, restano gravissime ma stabili. Il giovane era stato trasportato in elisoccorso subito dopo l’aggressione. Anche lo zio, ferito nella colluttazione, è stato ricoverato ma non sarebbe in pericolo di vita.
La lite degenerata in tragedia
L’episodio è avvenuto in un’abitazione del centro marsicano in un tranquillo pomeriggio di agosto. La discussione tra zio e nipote, tornato a vivere con lui da pochi giorni, è rapidamente degenerata. Secondo le prime testimonianze, Fabrizio Grossi – probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti – avrebbe iniziato a colpire lo zio con uno sgabello, ferendolo più volte. Nel tentativo di sottrarsi all’aggressione, il 62enne avrebbe afferrato un coltello da cucina, colpendo il giovane con sette fendenti.
Indagini in corso
La procura di Avezzano, che coordina le indagini, ha aperto un’inchiesta per ricostruire con esattezza quanto accaduto. Massimo Grossi, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, ma la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. I carabinieri della compagnia di Tagliacozzo stanno raccogliendo testimonianze e accertando se il 62enne abbia agito per difendersi dall’ennesima aggressione del nipote, con il quale i rapporti erano da tempo tesi.
Negli ultimi anni, infatti, lo zio aveva più volte manifestato paura per l’atteggiamento violento del nipote, già autore di aggressioni in passato e seguito dai servizi sociali per i gravi problemi di tossicodipendenza. La comunità di Sante Marie, scossa dall’accaduto, parla di una “tragedia annunciata”.