Avezzano. Avevano tentato di prelevare marijuana sequestrata in un deposito giudiziario. Questa l’accusa per quattro persone che alla fine sono state assolte. Si tratta di Nazzareno Di Silvio, David Esam, Santo Feluchi e Mario Morelli, tutti residenti nella Marsica.
I fatti risalgono a settembre 2016 quando i militari dell’Arma scoprirono circa un ettaro di terreno coltivato a marijuana. L’area nel territorio del comune di Luco dei Marsi fu posta sotto sequestro dai carabinieri. Si trattò senza dubbio di uno dei sequestri più ingenti di piante di marijuana avvenuto in Abruzzo.
Furono raccolte circa sette tonnellate di piante, per un valore di oltre due milioni di euro. Le piante furono portate in un deposito di Trasacco in attesa di essere distrutte e, secondo l’accusa, i quattro marsicani ebbero l’idea di prelevare la marijuana prima che venisse bruciata.
Una volta entrati nel deposito ed essersi avvicinati all’ingresso della struttura dove c’era la sostanza stupefacente, furono però colti sul fatto dai carabinieri di Trasacco. Ora sono stati assolti. Erano difesi dagli avvocati Antonio Pascale, Ilaria Mezzoni e Vincenzo Retico.