Avezzano. Tenta di stuprare una minorenne nel sottopassaggio della stazione di Avezzano, poi ferisce con una bottiglia il padre che voleva difenderla. Protagonista della vicenda un 25enne di nazionalità marocchina, Salah El Assali, arrestato dalla polizia di Avezzano e ora sotto processo per tentata violenza e lesioni aggravate dall’uso di un’arma impropria.
I fatti risalgono al 2013. Secondo la ricostruzione, il 25enne avrebbe aggredito una 15enne nel sottopassaggio della stazione; la ragazza, però, era riuscita a fuggire. Il padre della 15enne, tunisino, aveva successivamente raggiunto la stazione di Avezzano per confrontarsi con l’aggressore ma, dopo un alterco verbale con El Assali, questi l’ha ferito con il collo di una bottiglia di vetro. Il 25enne ha colpito all’orecchio il padre della ragazza, provocandogli una profonda ferita con prognosi di 15 giorni.
Salah El Assali era già noto alle forze dell’ordine: un clandestino senza fissa dimora, aveva precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio, ed era già stato colpito da un decreto di espulsione. Era ricercato anche per un aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora con quella del divieto di dimora nella provincia dell’Aquila.
Dopo le indagini, il 25enne, su disposizione dell’allora sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano Guido Cocco, era stato arrestato e rinchiuso nel carcere di San Nicola. Ora è finito sotto processo davanti al pubblico ministero Elisabetta Labantui. Difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, si è presentato davanti al collegio presieduto dal giudice Zaira Secchi, con a latere i giudici Daria Lombardi e Marianna Minotti. Durante l’udienza sono stati ricostruiti i momenti della tentata aggressione alla ragazza e quelli successivi del ferimento del padre della 15enne. Le due parti civili erano difese dagli avvocati Mario Flammini e Andrea Tinarelli.