Avezzano. Tempi incerti per l’aggiornamento del software in casa LFoundry, preoccupazione tra le parti sociali.
Si fa sempre più vicina l’ipotesi che, da un giorno all’altro, arrivi un nuovo partner economico in casa LFoundry pronto ad acquistare le quote di Smic e a investire nel sito dove si producono memorie volatili. Intanto però i sindacati continuano a tenere sotto controllo la situazione all’interno del sito dove, a partire dal prossimo mese, verranno ulteriormente aumentati i giorni in cui i 1.500 dipendenti dovranno restare a casa in contratto di solidarietà a causa della crisi del mercato auto cinese come ricordato da MarsicaLive.
Gli ammortizzatori sociali sono scattati il primo dicembre e saranno in vigore per 18 mesi.
Proprio ieri c’è stato un vertice tra azienda e rsu di stabilimento sul software attualmente in fase di aggiornamento. “Dal successo di questa operazione dipende il futuro dell’azienda LFoundry”, hanno spiegato Monica Di Cola, Eugenio Franchi, Andrea Campione e Domenico Cesta, rsu di stabilimento Uilm – Uil, “abbiamo previsto un lungo periodo di incertezza, siglando un accordo di contratto di solidarietà di 18 mesi, tuttavia, alla luce dell’ulteriore incontrollabilità della variabile cliente – mercato ed essendo in corso un riassetto societario, è necessaria una chiarezza del programma di migrazione”. Nell’incontro di ieri i rappresentanti dei sindacati hanno avuto un quadro della situazione e dei tempi.
Tra le parti sociali c’è incertezza anche se l’arrivo del nuovo partner sembra essere imminente.
“La società fornitrice del nuovo sistema sta completando la fase di sviluppo sulla nostra infrastruttura, mancano all’appello però alcune funzionalità”, hanno continuato i sindacalisti, “gli stadi di sviluppo dei processi di controllo non sono stati terminati e alcuni verranno completati in un futuro. La durata della migrazione del software e la velocità di ripartenza dipenderanno da fattori imprevedibili. L’azienda purtroppo non è in grado di stabilire quando potremo nuovamente assicurare gli attuali standard di qualità di prodotti al massimo della capacità produttiva”.