Avezzano. Il momento più atteso è arrivato. Il lancio avverrà alle 2.50 del mattino (ora italiana) nella notte tra il 21 e il 22 marzo. Se tutto andrà bene, a metà della prossima settimana il satellite “made in Italy”Prisma (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa) dell’Agenzia Spaziale Italiana lascerà la base spaziale europea di Kourou nella Guyana Francese e, dalla sua orbita, a circa 620 chilometri di quota, osserverà la Terra con una strumentazione elettro-ottica estremamente innovativa sfruttando il sensore iperspettrale operativo più potente al mondo. Una configurazione che consentirà al satellite di migliorare le conoscenze legate all’osservazione della Terra. Il lancio sarebbe dovuto avvenire nella notte tra domani e venerdì.
C’è stato però un rinvio a causa di un riassetto tecnico. SI tratta di un progetto made in Italy “chiavi in mano”Il progetto targato Asi conferma la capacità dell’Italia di offrire un sistema spaziale “chiavi in mano” dalla pianificazione all’implementazione, dal lancio alla gestione dei dati raccolti da Terra. Prisma è stato infatti realizzato da un raggruppamento temporaneo di imprese, guidato da Ohb Italy, responsabile della missione e della gestione dei tre segmenti principali (atterraggio, volo e lancio) eda Leonardo, che ha realizzato la strumentazione elettro-ottica.
Il lancio avverrà poi a bordo del vettore Vega, il lanciatore dell’Agenzia spaziale europea ideato e costruito da Avio. Sarà infine Telespazio (la joint venture italo-francese tra Leonardo al 67% e Thales al 33%) a coordinare il centro di controllo della missione, mentre l’acquisizione e il processamento dei dati sarà a cura del Centro Geodesia Spaziale della stessa Asi nella sede di Matera.