Canistro. “Un approccio nuovo con una tecnica all’avanguardia nella chirurgia protesica, che consentirà di raggiungere notevoli risultati dal punto di vista funzionale e per una migliore qualità della vita. Con questo importante processo di innovazione tecnologica, la Ini di Canistro si conferma un centro d’eccellenza per la chirurgia ortopedica, un polo di rilievo internazionale”.
Così il presidente del Gruppo Ini, Cristopher Faroni, a margine del convegno nazionale “La chirurgia protesica: l’evoluzione tecnologica per una presa in carico globale del paziente”, che si è tenuto oggi a Canistro, in provincia dell’Aquila, presso il Centro Congressi della clinica marsicana del Gruppo Ini. La clinica Ini di Canistro è convenzionata con il sistema sanitario nazionale nella monospecialistica in ortopedia.
Per l’occasione era gremita la sala conferenze della casa di cura per un evento che ha visto la partecipazione di valenti specialisti della branca, medici e professionisti della sanità, e rappresentanti istituzionali del territorio, e tra i relatori il dottor Fernando Marcucci, primario ortopedico Ini Canistro. Oltre a Faroni, tra gli altri, sono intervenuti il professore Raffaele La Russa, associato di medicina legale dell’Università dell’Aquila, il sindaco del comune della Marsica, Gianmaria Vitale, l’assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri, il consigliere regionale Massimo Verrecchia, componente della commissione Bilancio, l’assessore comune di Avezzano Filomeno Babbo, e l’ex direttore della clinica marsicana, Gianpiero Orsini.
Un’occasione per presentare in particolare una tecnica chirurgica innovativa per la protesi di ginocchio ed illustrare i programmi di innovazione e sviluppo della Clinica, ribadendo la centralità della sinergia tra pubblico e privato per fornire cura e assistenza ai pazienti ortopedici in territori strategici per la regione.
“La Ini di Canistro oggi attrae l’80% dei pazienti dalle altre regioni d’Italia – ha aggiunto Faroni -, un grande riconoscimento per tutte le attività che vengono svolte. In questo importante convegno abbiamo fatto il punto su un percorso ortopedico e riabilitativo, si sono toccati i temi dell’intelligenza artificiale, della robotica, di come i lavori scientifici debbano essere poi inseriti in una equipe multidisciplinare che possa valorizzarli a livello internazionale. Le attività che andremo ad effettuare in questo centro di eccellenza saranno oggetto di visite e studi da parte di medici che arriveranno da altri Paesi europei, dal Nord Africa, dell’Est e dagli Stati Uniti. Ora la grande sfida è iniziare con la riabilitazione, per fare in modo che i pazienti, dopo essere operati, possano continuare il loro percorso di recupero all’interno della struttura”.
Il professor La Russa ha osservato: “Il convegno ha rappresentato un momento di confronto molto stimolante nella direzione di una crescita del livello del servizio e delle prestazioni in un settore che sta facendo passi da gigante. Particolarmente esaustivo l’intervento del dottor Marcucci, che ha illustrato la tecnica di chirurgia protesica con un approccio nuovo attraverso nuove tecnologie e modelli tridimensionali. Ci siamo dati appuntamento al congresso del prossimo anno, quando potremo fornire un primo bilancio, contribuendo a determinare un studio casistico che ci fornirà valori reali sui risultati”.
Marcucci ha spiegato: “La Tridimensionalità antropometrica è un tipo di chirurgia che imita quella robotica, contribuisce ad una più veloce riabilitazione del paziente, ad una minore perdita ematica e ad una riduzione dei tempi chirurgici e riabilitativi, diminuendo notevolmente i rischi e i costi”.
Per il sindaco Vitale: “La chirurgia protesica è fondamentale per la cura del paziente e le fasi successive di terapia e riabilitazione e la struttura Ini di Canistro, in questo campo, è un fiore all’occhiello. È uno dei pochi casi che fa registrare, a livello regionale, una mobilità attiva con percentuali considerevoli ed è presa ad esempio anche da altre realtà. Come Amministrazione comunale, abbiamo richiesto ai vertici regionali di premiare questa struttura, perché il privato può efficacemente rappresentare un supporto per la sanità pubblica, arrivando a colmare quelle lacune che possono generarsi nell’offerta dei servizi. L’obiettivo è arrivare a una unità di intenti tra Amministrazione comunale e regionale a sostegno di operatori forti che da decenni contribuiscono notevolmente ad un miglioramento della qualità della vita dei cittadini di questo territorio”.