Avezzano. Una procedura con elettrostimolazione fisiologica contro il blocco della branca sinistra di un paziente con pacemaker, praticata da pochi ospedali in Italia, è stata attuata nelle scorse settimane dal reparto di cardiologia all’ospedale di Avezzano. Il trattamento, insieme ad altri nuovi servizi attivati recentemente, fa parte della strategia di complessivo potenziamento del presidio marsicano attuata dal Manager della Asl, Ferdinando Romano.
La metodica, messa in atto per la prima volta ad Avezzano, permette di intervenire sul problema cardiaco senza i rischi di compromettere altre aree del cuore che si possono correre con le modalità abitualmente seguite nella branca. L’approccio con stimolazione fisiologica, adottato dal primario di cardiologia, prof. Francesco Vetta, è più complesso di quello comunemente praticato perché richiede più tempo e, soprattutto, professionalità elevata. Il blocco della branca causa un’anomalia nella conduzione elettrica del cuore che si ripercuote negativamente sull’attività contrattile dell’organo. Il trattamento con procedura fisiologica si aggiunge alle prestazioni di carattere ordinario della cardiologia di Avezzano, contribuendo ad ampliare il ventaglio della qualità dell’assistenza. Il numero complessivo delle elettrostimolazioni cardiache, negli ultimi 6 mesi, ha avuto un incremento di circa il 50%.
Nell’estate scorsa, peraltro, è stato attivato il monitoraggio remoto che serve a seguire e a tenere sotto controllo le aritmie cardiache. Grazie a un dispositivo applicato sotto la cute del paziente vengono inviati a distanza i parametri della patologia a un apparato ricettivo collocato in ospedale; i dati vengono poi letti e analizzati dai cardiologi in modo da valutare o ricalibrare le terapie in corso. Finora sono una ventina i pazienti seguiti da remoto, una modalità che consente di avere sempre il polso della situazione sulle condizioni del malato e di evitare ricoveri impropri in ospedale, lasciando disponibili i posti letti per le acuzie. A febbraio, intanto, è prevista l’attivazione di un nuovo ambulatorio di secondo livello per scompenso cardiaco e aritmie che prevede un percorso ad hoc per i pazienti. Infatti, nella gestione di visite e appuntamenti col cardiologo, i malati non dovranno passare attraverso il Cup perché saranno i medici che li seguono a fissare i tempi dei controlli.