Avezzano. Cultura, passione, riflessione, convivialità. Si potrebbero definire con questi termini quelle che sono state le giornate della cultura classica al liceo classico “A. Torlonia” di Avezzano. Giornate ispirate ad una marcata sensibilità sulle tematiche più rilevanti della cultura che ha caratterizzato lo sviluppo secolare della nostra civiltà. Da giovedì a sabato, numerosi visitatori hanno potuto assistere ad una vera propria Metamorfosi (dal titolo dell’evento) delle aule della scuola, adibite a mo’ di palco scenico teatrale, laboratori interattivi (anche per i più piccoli), incontri e dibattiti su diversi profili della cultura. Pungente, riflessiva e profonda la rappresentazione del classico Il fu Mattia Pascal, interpretato dai ragazzi del I A che hanno ripercorso in modo sintetico ed efficace una delle più grandi opere della letteratura italiana, riportando in scena gli eterni conflitti interiormente umani di maschera, emozioni ed identità, brillantemente esposti da Luigi Pirandello nei primi del Novecento. Suggestivi, originali e mai deludenti sono stati poi gli spettacoli della biblioteca, delle rappresentazioni sceniche elaborate da un gruppo di studenti di varie classi della scuola, cimentati nella regia e nella recita di diverse opere, tra il classico, il moderno e i frutti della propria fantasia. Nel corso dell’evento, sono stati realizzati anche differenti laboratori, a cominciare dalla rielaborazione della tavola greco-romana con una degustazione dei cibi classici, tra farro, tiropatina, garum (una salsa liquida delle parti interne del pesce) e dolci casalinghi, arrivando infine alla più elaborata cucina molecolare, con un assaggio di invitanti spaghetti al cioccolato, il tutto realizzato dagli studenti del V ginnasio, sezioni B, C e D.
Ampio spazio anche alla geometria, alla scienza e all’arte con numerosi laboratori interattivi, Le trasformazioni di una cellula, Le metamorfosi dell’arte del IIIA, Le trasformazione geometriche dell’arte degli studenti del II A e del II D che hanno accompagnato i visitatori lungo gli ampi corridoi fuori l’aula magna. Particolarmente interessante nell’aula studenti, il laboratorio di archeologia, dove gli studenti del II A hanno realizzato un singolare cubo archeologico, strutturato in vari strati, per tentare di riprodurre i tratti più caratteristici della necropoli e della domus romana. Partecipati e singolari i vari convegni in aula magna e di gran successo tutti gli altri spettacoli teatrali: Non ci resta che ridere del I d, Una passeggiata nel tempo del IVB, Il Convivio delle storie con studenti di varie classi, l’impegnativo spettacolo del Teatro dei colori, Ubu ready made tratto da Ubu Roy di Alfred Jarry, realizzato sabato mattina con il coinvolgimento di molti studenti. Giornate che sono esplose in un momento goliardico e divertente quando tutti gli alunni si sono incontrati nel campo da calcetto della scuola dove si sono dilettati in canti, musica, balli e calci al pallone. E anche qui, per rimanere in tema, non può che manifestarsi un latente richiamo ai classici incontro conviviali, come il simposio. Greci e latini la sapevano lunga sui momenti festa e non si facevano mai mancare spazi di pura ricarica di vitalità, per arricchire e viversi la quotidianità con ancora più energia. Raffaele Castiglione Morelli