Avezzano. Si riunisce il tavolo della microelettronica per decidere il futuro del settore in Italia, ma l’Abruzzo diserta l’incontro. Ieri al ministero dello Sviluppo Economico si è svolta la seconda riunione tavolo sulla microelettronica e la prima riunione del tavolo sul settore specifico dei componenti elettronici cui hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle Regioni e dei sindacati. Durante i due appuntamenti, finalizzati a individuare le politiche di sviluppo più urgenti e adeguate per i comparti interessati, sono stati affrontati i temi di coordinamento con le strategie europee di politica industriale e per la ricerca e sviluppo connesse anche ai Fondi strutturali e ai fondi tematici. Seduti intorno al tavolo c’erano i delegati delle parti sociali, i rappresentanti del governo e della Lombardia e della Campania, mancava l’Abruzzo. “E’ stata una riunione tecnica per capire cosa è stato fatto dalle Regioni per questo settore”, ha spiegato Alfredo Fegatelli, segretario Fiom-Cgil in rappresentanza delle tre sigle sindacali, “l’Abruzzo non ha avuto voce perchè non è stato rappresentato come sempre da nessuno nonostante in questo settore operino 1.700 dipendenti solo ad Avezzano, più diverse realtà sparse nel territorio regionale. A nome di Fiom, Fim e Uilm ho chiesto di poter convocare al più presto al Mise un tavolo per la verifica dell’operato dell’LFoundry”. I lavori del Tavolo sulla microelettronica proseguiranno con l’elaborazione di un documento strategico per il comparto mentre in materia di componenti elettronici si è discusso, principalmente, degli interventi per rafforzare la presenza delle Pmi del settore rispetto alla possibilità di accedere alle risorse europee attraverso l’accompagnamento alla realizzazione di reti di collaborazione e della necessità di maggiori controlli sulla qualità dei prodotti importati.